1. Angela


    Data: 15/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Spazioblu, Fonte: Annunci69

    ... vestito con calze, reggicalze, perizoma e reggiseno tutto rigorosamente nero, mentre sopra indosso una minigonna di stoffa verde ed una canottierina nera.
    
    Una tempesta nel mio cervello, vergogna e umiliazione la fanno da padrone – io, io vestito da donna, io con il mio orgoglio di maschio ormai sotto i piedi. Il cervello è in tumulto, ma…….porca miseria, non solo il cervello. La mia pelle reagisce stranamente al contatto delle calze, quelle mutandine poi…..oh no, è proprio un’erezione quella che sto avendo, è già la seconda volta che reagisco in questo modo da quando sono qui e la cosa non mi tranquillizza affatto…………….
    
    “Quel reggiseno è piuttosto vuoto, non trovi?”, “sì Signora” rispondo senza perdere tempo, insiste “ora lo riempiamo un po’”. Torna dopo qualche minuto con alcuni pezzi di stoffa bagnati e li infila nelle coppe simulando un seno che non posseggo. Sono gelati, i capezzoli si induriscono al contatto, istintivamente mi ritraggo lamentandomi per l’eccessivo freddo. “Stupida, continui a commettere errori. Sarò costretta a punirti come una collegiale”. Due piccole pinzette metalliche compaiono tra le sue mani, scostandomi il reggiseno le applica velocemente ai capezzoli induriti. Il dolore è sottile, a stento mitigato dal gelo del finto seno. Mi fa poggiare con il petto su un tavolo e le braccia allungate in avanti. Le pinzette schiacciate sul tavolo aumentano il loro morso ai capezzoli. Con una corda lega i polsi e le caviglie ai piedi del tavolo. Mi solleva ...
    ... la gonna scoprendomi il sedere su cui scorre solo il filo del perizoma, le gambe divaricate mi costringono, con mia grande vergogna, a mantenere i glutei aperti. “Ora vedremo se questa puttanella riesce a muoversi, e non permetterti di urlare”. Credo di sapere ciò che mi aspetta, un brivido di paura mi percorre la schiena, ce la farò a resistere? Ma perché mi sono messo in questa situazione? Devo esser……AAHHHH, un colpo di frusta si è abbattuto sulle natiche, non molto forte per la verità, ma sono stato colto di sorpresa e non ho potuto fare a meno di urlare. “Ma allora sei stupida, non capisci?” , cinque colpi si abbattono con violenza crescente, ho stretto i denti, ho retto in silenzio per i primi tre, ma gli ultimi due mi hanno strappato un urlo, le natiche mi bruciano, sono in fiamme. “Va bene l’hai voluto tu” dice tra i denti, ora è davanti a me in modo che la possa vedere, si sfila le mutandine affondandole prima nella fica, si avvicina e le infila nella mia bocca. Posso vedere il suo pube coperto da una fitta peluria nera mentre toglie le calze, con una mi fissa le mutandine nella bocca legandola dietro la mia nuca, “ora vedremo se riuscirai ancora ad urlare” dice mentre si porta di nuovo alle mie spalle. L’altra calza la usa per legarmi i testicoli staccandoli dalla base del pene legando poi anche questo in modo che possa mantenere una condizione di rigidità. Una quindicina di colpi, questa volta con una corta bacchetta di legno, si abbattono sul mio sedere colpendo ...
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