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Ritorno a casa, la passione proibita
Data: 03/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Kalium
Era metà giugno e finalmente dopo una sessione estiva relativamente breve, stavo per tornare a casa. La città universitaria era un inferno, il caldo e l'afa permeavano qualunque luogo, specialmente il mio piccolo appartamente, sprovvisto di condizionatore. Era quasi un anno e mezzo che non tornavo a casa e non vedevo lora di immergermi nella campagna e soprattutto nella freschezza montana. Erano le 8:30 quando il treno arrivò alla piccola fermata del mio paese, li ad attendermi c'era mia madre, mi accolse stringendomi forte al petto e dandomi un sonoro bacio sulla guancia, io non potei che ricambiare e nell'abbracciarla la sollevai di peso. -fermo ! Mettimi giù- disse ridendo, mia madre era una donna non molto alta e dal fisico longilineo, anche se non praticava alcuna attività sportiva si mantenava molto bene. Ci dirigemmo alla macchina e partimmo in dirittua di un bar dove fare colazione, non parlammo molto durante il tragitto, come al solito ci riservammo le conversazioni importanti per il nostro ” momento caffè”. Giunti al bar ci sedemmo su un tavolino appartato e mentre sorseggiavamo il caffè godendoci larietta fresca mattutina cominciammo a parlare un po. -Mamma, ma Carlo dov'è ?- avevo subito notato l'assenza del compagno, prima che partissi si muovevano sempre insieme e sembravano una coppietta di ragazzini, non avendo chiamato a casa molto spesso per via degli esami e non sapevo praticamente nulla sull'ultimo anno e mezzo, mi sembrava strana la sua assenza. -bhe- ...
... disse -diciamo che se ne è andato da un anno circa- le si scurì il viso -oddio mamma mi dispiace- sinceramente, non trovavo una frase per poterla consolare, non ero molto bravo in queste situazioni, fortunatamente dopo un momento di tristezza inprovvisa il viso le si rasserenò e tornò a sorridere. -tu invece all'università, trovato qualche ragazza ?- disse soghignando -dai mamma lo sai che non ne volgio parlare- risi -ok tanto lo so che il mio bambino si è fatte tutte le ragazze dell'ateneo- mi guardò con gli occhi un po maliziosi, lei era fatta così trovava il peccato ovunque si nascondesse. -MAMMA !!! ma che cosa dici cazzo !- la guadai per un momento imbronciato, poi scoppiammo a ridere come dei pazzi, con lei era così si parlava di qualcosa di serio e poco dopo partivano le allusioni, ormai non mi scandalizzavo più di tanto. Il resto della mattinata passò tranquillamente andammo dai parenti, perchè li potessi salutare e nel primo pomeriggio mi riportò a casa e andò al lavoro, mia mamma lavorava come infermiera in una casa per anziani e il giovedì aveva il turno pomeridiano. Appena entrato in casa posai le valigie in camera mia e andai a fare una bella doccia fresca, una volta ascigato andai a buttare i miei vestiti sudati nel box della roba sporca, e notai che stava effettivamente per trasbordare. -non hai neanche voglia di fare la lavatrice eh mamma ?!- dissi sorridendo tra me e me, presi l'ammasso di vestiti sporchi e mi diressi verso la lavanderia. Dividendo i bianchi dai ...