1. Ritorno a casa, la passione proibita


    Data: 03/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Kalium

    ... diressi in cucina per uno spuntino, li trovai mia madre sulla veranda intenta a fissare la campagna. -allora com'è andata al lavoro oggi ?- chiesi -bene bene- mi liquidò in fretta e rientrò in cucina, stava per uscire dalla stanza quando mi avvicinai nuovamente ha lei la afferrai per il braccio e le chiesi -qualcosa non va, sembri strana- -no, tutto apposto tesoro, oggi sono solamente un po agitata- -dai siediti, ne possiamo parlare, così magari ti senti meglio- dissi -non serve tranquillo, la mamma a solo bisogno di un momento per riprendersi- -dai insisto siediti e dimmi tutto- dissi tirandola per il braccio, il suo volte era corrugato in una espressione quasi di fastidio, la feci sedere sulla sedia e le chiesi cosa le era successo. -ho problemi al lavoro, con questi nuovi tagli al personale, potrei perdere il posto di lavoro- disse, in tutta risposta, le dissi, che mi dispiaceva e che se potevo fare qualcosa io c'ero, sembrò rilassarsi per un attimo e il suo volto si rassicurò. Per farle sentire un po' di conforto per i suoi problemi mi alzai e l'abbracciai, la sua testa premeva sul mio petto nudo e le sue braccia si avvolgevano sulla mia schiena, stringendola e con le unghie graffiandola; chiusi in quella tenera morsa mi accorsi che la sua pelle scottava e sudava freddo. Mi risedetti e sul suo viso vidi un espressione cruciata, aveva la fronte aggrottata e le pupille dilatate -Mamma hai la febbre ?- -ma no tesoro sto bene, non è niente- disse con voce titubante e ...
    ... tremolante -fammi sentire - le appoggiai la mano sulla coscia e mi sporsi verso di lei, misi le mie labbra sulla sua fronte ma in quel momento lei si alzò di scatto e mi guardò negl'occhi, era completamente sudata e il suo viso era rosso paonazzo, il vestitino che indossava era completamente fradicio, lei si voltò e si diresse verso la porta barcollando sempre di più a ogni passo. Solo allora notai che dall'interno coscia colavano lunghe goccie di ”sudore” che le rigavano le gambe quasi fino ai piedi. Appena fu uscita dalla prota sussurrai tra me e me : -ma vuoi vedere che ...- Scattai in piedi e andai diretto in camera sua, entrando notai il vestitino che poco prima indossava gettato a terra e la porta del suo piccolo bagnetto socchiusa. Non sapevo cosa fare, dopo quella visione non avevo dubbi, per tutto il tempo da quando era arrivata a casa, mia madre aveva avuto quel piccolo dildo stretto tra le gambe, sentii il mio pene ingrossarsi nelle mutande, una pulsione animalesca mi diceva di entrare in quel bagno e vedere cosa stava succedendo, una vocina però cercava di riportarmi sulla via della decenta, ma questa vocina era flebile e ci mise poco a morire. Spalancai la parta del bagno e lo spettacolo che vidi mi fece eccitare a tal punto che il prepuzio del pene cominciò a sporgere dai pantaloncini. Mia madre era praticamente nuda, resisteva solo una spallina del push-up che le copriva mezzo seno, era appoggiata con le braccia al lavello, le gambe erano divaricate e il sedere ...