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Ritorno a casa, la passione proibita
Data: 03/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Kalium
... colorati la cosa che più mi saltò all'occhio furono che la stragrande maggioranza della mutandine che trovavo erano umide e emanavano un forte odore eccitante. Non so come successe ma tra una cosa e l'altra mi eccitai talmente tanto sentendo l'odore di mia madre che comincia a masturbarmi li, in lavanderia e venni sulle mutande che tanto mi facevano inpazzire. Ripresomi della tumultuosa eccitazione buttai tutto a lavara e mi distesi sulla maca in giardino, accesi una sigaretta e rimasi li a fissare il vuoto senza chiedermi niente, non mi interessava se quello che avevo fatto era giusto o sbagliatto, in quel momento era stato l'animale che è in me a prendere il sopravvento. Mi svegliai di soprassalto sentendo la voce di mia madre che mi chiamava, guardai l'orologio e mi accorsi che erano ormai le nove di sera, c'era ancora molta luce ma le ombra comminciavano ad allungarsi e l'aria tiepida pomeridiana aveva lasciato spazio a una frizzante brezza serale. La serata passò tranquilla, mia madre ordinò due pizza da asporto e mangiammo guardando la televisione. Andai a dormire verso mezzanotte ma non riuscii a prendere sonno. Verso le due del mattino, non riuscendo proprio ad addormentarmi mi alzai per fumare una sigaretta, ma appena misi piede in corridoio udii provenire dalla stanza di mia madre un lieve e sommesso mugolio, mi accostai alla porta attento a non farmi sentire e udii mia madre respirare profondamente e emettere lievi gemiti, provai a guardare dal buco della serratura ...
... ma la stanza era scura e non vedevo nulla, mi rassegnai, ma rimasi in ascolto, sentendo quei gemiti e quel respiro frettoloso e affannato comincia a eccitarmi. Ancora accostato alla parta, misi una mano nei pataloncini che indossavo e cominciai a masturbarmi, ancora una volta ero in preda all'eccitazione, non riuscivo a fermare la mano che continuava a muoversi su e giù lungo il mio pene, senza neanche accorgermi venni nelle mutande ascoltando mia madre masturbarsi. L'eccitazione pian piano lasciò il posto alla stanchezza, mi ripulii e andai a fumare quella sigaretta che mi aveva condotto all'ascolto di quel erotico concerto. Ritornato in stanza stramazzai sul letto, rilassato e soddisfatto mi addormentai. Le giornate successive trascorsero monotone, ma intrise di eccitazione, la mattina accompagnavo mia madre al lavoro, andavo a fare colazione nel solito baretto e poi tornavo di corsa a casa mi immargevo nel Box degli indumenti sporchi e ne riemergevo con le mutandine di mia madre in mano, ancora umide dalla sera prima, mi masturbavo e godevo un mondo. La sera la passavo con lei guardando un film o chiaccherando amabilmente. La notte invece mi posizionavo davanti alla sua porta e aspettavo che il concerto di gemiti e sospiri cominciasse. Queste erano le miei giornate, pervase da una sorta di normalità mista a una nota agro dolce di erotismo. Il giovedì pomeriggio della settimana sucessiva al mio arrivo, mia madre come di consueto andò al lavoro e io facendo attenzione a non ...