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Mia figlia
Data: 04/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Orice
Sono un uomo di quasi cinquant'anni, vedovo e malinconico. Con me viva la mia splendida figlia di appena 18 anni, tutta sua madre.Lei sta per finire il liceo, io invece sono anni che lavoro in ufficio e da quando è morta mia moglie la mia vita sembra essere diventata un grigio inferno: l'unica cosa che mi spinge ad andare avanti è proprio mia figlia, quella creatura che devo sostenere ed aiutare ad avere un futuro.Il legame tra di noi è sempre stato molto forte e da quando la malattia si è portata via la donna della mia vita si è rafforzato ancor di più.Mia figlia è una ragazza bella, semplice, brava a scuola. Ha molti interessi tra i quali l'arte, e ha una grande abilità nel disegno e nella pittura. Parte della sua stanza è interamente dedicata a queste attività: ci sono contenitori di acquaragia, pennelli, tubetti di colori ad olio, tele, matite e fogli sparsi su un tavolo ormai diventato multicolore per le varie pennellate che si sono accumulate. In mezzo a tutto questo troneggia l'enorme cavalletto in legno su cui è adagiata l'opera di turno.Sono molto fiero di lei, è così giovane e ha già esposto due volte i suoi quadri anche se in mostre piccole e gratuite: promette bene anche se di questi tempi fare l'artista non sembra un lavoro in grado di mantenerti.Dunque la nostra vita procedeva tranquilla e regolare, ma un giorno accadde qualcosa che stravolse tutto.Una sera stavamo guardando la televisione dopo aver cenato, seduti sul divano in soggiorno. Lei indossava un ...
... pigiama color pastello, i lunghi capelli ondulati sciolti sulle spalle, l'aria vagamente assonnata, le gambe distese sul divano. Quando la guardavo pensavo a lei sempre come a una bambina, così come avevo sempre fatto."Domani credo di tornare più tardi dal lavoro" le dissi. "Ah sì? Come mai?" rispose."Ho del lavoro in più da fare, non mi aspettare a cena arriverò verso le dieci"."Tranquillo, mi preparerò qualcosa da sola".Sorridemmo entrambi. Nonostante la vedessi come la mia bambina, sapevo in realtà che ormai a 18 era già una giovane donna e quindi era in grado di badare a se stessa. Ero felice di questo ma ogni tanto mi assaliva il pensiero di quando avrebbe lasciato la casa per farsi una vita sua e io sarei rimasto ancora più solo. "Manca ancora del tempo" pensai tra me e me e decisi di andare a dormire. "Buonanotte, a domani sera allora" le dissi stampandole un bacio in fronte. "Notte papà...".Il giorno dopo lavorai duramente tutto il giorno e fortunatamente riuscii a staccare molto prima del previsto; ero stanco morto e volevo solo andare a casa a rilassarmi e farmi una bella dormita. Una volta arrivato, mentre stavo per salire guardai verso la finestra della camera di mia figlia e vidi la luce accesa: probabilmente era ancora sveglia a dipingere il suo ultimo quadro.Una volta entrato in casa, mi sfilai subito le scarpe e appesi il cappotto e la valigetta nell'ingresso. Si sentiva provenire dalla camera della musica classica ad alto volume, spesso la metteva come sottofondo ...