1. Mia figlia


    Data: 04/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Orice

    ... masturbai in preda all'eccitazione, corpi nudi di donna danzavano nella mia mente e proprio mentre caldi fiotti di sperma inondavano il fazzoletto che tenevo in mano, mi resi conto che stavo pensando a quelle gambe spalancate e a quella fessura rosea che avevo visto la sera prima.Passarono i giorni e sembrò tutto tornare alla normalità, l'imbarazzo di mia figlia era quasi ormai del tutto svanito e la vita sembrava essere tornata alla sua normalità. Dentro di me però la situazione non faceva che peggiorare, la mia voglia cresceva sempre più e masturbarmi mi dava solo un sollievo momentaneo. Desideravo di più, ma non sapevo che fare. Non conoscevo altre donne della mia età tranne qualche sciatta collega di lavoro, ero un tipo abbastanza riservato (lo ero diventato ancora di più negli ultimi anni) e di sicuro non avevo intenzione di frequenatare prostitute. Avevo voglia di un corpo giovane e bello, proprio come quello di mia figlia. E ogni tanto mi passava come un lampo per il cervello di possedere quel corpo, ma questo pensiero veniva subito respinto vergognosamente.Una sera, seduti come al solito sul divano a guardare la televisione, cominciai ad osservarla di nascosto. Notai cose che non avrei mai notato prima: il rigonfiamento del pigiama all'altezza del seno, la piega dei pantaloni in prossimità dell'incavo delle cosce, le sottili caviglie che spuntavano dall'orlo dei pantaloni. Il viso delicato come quello della madre, le labbra a bocciolo, il collo sottile e snello, i ...
    ... capelli lucidi e dall'aspetto morbido. Cominciai ad immaginare il suo corpo sotto i vestiti: i capezzoli, l'ombelico, i ricci bruni del pube... mi resi conto troppo tardi di essere eccitato da morire, vidi mia figlia girarsi e piantare gli occhi sul rigonfiamento dei miei pantaloni, sotto i quali il mio membro si ergeva eretto e pulsante.Imbarazzato dissi che dovevo andare in bagno e mi alzai immediatamente. "Che figura!" pensai mentre chiudevo a chiave la porta. L'erezione si era un po' smorzata, appoggiai la testa contro il muro e chiusi gli occhi; ad un tratto notai l'accappatoio di mia figlia appeso accanto alla doccia e mi ci appoggiai sopra. Mi calai i pantaloni e le mutande e appoggiai il pene sulla superficie spugnosa e cominciai a sfregarcelo contro prima delicatamente e poi sempre più forte finché l'erezione tornò come prima. Cominciai a masturbarmi con vigore e nella foga mi immaginavo un corpo di donna a quattro zampe con il sesso in evidenza, rosa e gocciolante di umori: mano a mano che andavo avanti mi resi conto che era proprio mia figlia che immaginavo in quella posizione e chiudendo gli occhi pensai a quanto desideravo penetrare quella fessura invitante e possederla. Mentre eiaculavo contro il muro gemetti e pronunciai il suo nome.Quando uscii dal bagno mia figlia stava spegnendo la televisione e stava andando in camera sua. Facendo finta di niente mi guardò brevemente e mi augurò la buonanotte: io le feci un cenno e mi ritirai nella mia stanza. Una a volta a ...
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