Storia di un feticista
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... Jessica.Sara si sedette affianco a suo fratello, guardandolo storto.“E’ inutile che mi guardi così” disse lui sulla difensiva. “Ho solo fatto un’osservazione che le ha dato fastidio. Anche voi due lo state facendo da giorni con me”.Sara evidentemente aveva altro per la testa, e volle evitare di discutere.“Ora stammi bene a sentire” disse Sara. “Se vuoi che fili tutto liscio, dovrai fare quello che dico io. O mi faccio prestare un microfono e faccio l’annuncio delle tue pratiche preferite qui davanti a tutti. Non farai in tempo a scappare che tutti sapranno di che pasta sei fatto”.“Dai, levati la scarpa e facciamolo una volta per tutte” disse Francesco rassegnato.“No, non voglio che mi lecchi i piedi, lasciamo perdere questo” rispose Sara. “Dovrai fare due cose. Prima di tutto, c’è una stanzetta con dei divanetti al piano di sopra, e in genere è deserta e chiusa. Ho fatto in modo di recuperare la chiave. Tu ora recati lì dentro, siediti su uno dei divani, accendi il lume piccolo e spegni le luci grandi: deve essere una stanza in penombra. Una volta lì aspetta: ti raggiungeranno delle ragazze, e tu dovrai leccarle i piedi; sarai il loro zerbino leccapiedi”.Francesco fece un’espressione scandalizzata.“Ma sei pazza?” esclamò. “Le ragazze non sapranno tenere la bocca chiusa e il mio segreto sarà scoperto!”.“Noi ragazze spesso possiamo essere molto più serie di voi ragazzi” rispose Sara. “E poi dovresti esserne contento. Ti sto mettendo sul piatto d’argento un gruppetto di ...
... ragazze che si faranno leccare i piedi molto volentieri. E se poi non rischi, non troverai mai una ragazza che se li faccia leccare, e di certo non puoi contare per l’eternità su di me: ti dovrai accontentare di internet, e mi dici cosa c’è di bello sui video su internet?”.“Va bene, le leccherò i piedi” rispose Francesco. “Però mi devi garantire che non dicano niente a nessuno!”.“Io non garantisco un bel niente” rispose Sara. “Io le illustro la situazione; sta a loro poi rispettare i piani, non trovi? Non gestisco io i loro cervelli. Ora, passiamo al piano B. Dobbiamo fare un grandissimo regalo a Jessica; ho parlato coi suoi genitori, verrà a dormire da noi stanotte; tu dovrai essere il suo schiavo per una nottata intera, fino all’alba, o meglio, fino a quando lei non varcherà la soglia di casa nostra per tornare a casa. Dovrai obbedirle, dovrai leccarle i piedi, farle da sputacchiera, da pony, da trampolino, da zerbino, da sacco da box, e da qualunque cosa lei vorrà. Le ho promesso un regalo d’oro, e tu dovrai soddisfarla a pieno. Guai a te se rimarrà delusa del mio regalo, caro Francesco. Sarai tu a pagarne le conseguenze. Ed ora avviamoci alla stanza di sopra, muoviti!”.Francesco la seguì, e salirono di sopra. Entrarono nella stanzetta; era buia, in penombra, e c’erano molti divanetti, tappeti e comodini. Era una stanza molto comoda per potersi rilassare un poco. Ma sembrava che di relax ne avrebbe vissuto poco lui.“Io non parteciperò, e nemmeno Valeria e Jessica” disse Sara. ...