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Il telecomando
Data: 13/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Elena86
Il piano procedeva spedito, senza intoppi! Quando all’inizio aveva avuto questa idea si era detta da sola che era una pazza, anche adesso ne era convinta, ma una cosa è essere una semplice pazza, un'altra cosa è essere una pazza che riesce a mettere in pratica le sue idee folli, a quel punto la definizione più giusta è genio! Elena era un tecnico geniale del reparto di ingegneria bio-meccanica dell’università della Sapienza. Era un’ esperta nella conoscenza del cervello umano e dei circuiti! Lavorava insieme ad altri membri di un team che racchiudeva alcune delle più brillanti menti mondiali del settore.In questa università le cose erano cambiate molto. Dopo la crisi e il fallimento del sistema universitario italiano molte università avevano chiuso, non questa. Era arrivato un magnate indiano, l’aveva comprata, e con i suoi soldi e la competenza di manager professionisti era riuscito a trasformarla in una delle più prestigiose università del mondo. Un eccellenza in un paese che si stava riprendendo con fatica dalla catastrofe in cui l’incapacità e l’ottusità della classe dirigente italiana ed Europea lo avevano condannato.L’idea del progetto di Elena era semplice, dopo anni di ricerca erano riusciti a creare un chip bio meccanico che si alimentava usando batteri che vivono nella corteccia cerebrale. Questo chip era in grado di trasformare gli impulsi nervosi del nostro cervello in impulsi elettrici, e viceversa. Così sperimentando la tecnologia erano riusciti a far ...
... camminare persone paralizzate, a restituire la vista a persone che avevano dei danni al nervo ottico, a far muovere delle protesi meccaniche a chi aveva perso un braccio o una gamba, come fossero i loro veri arti. C’era sempre una grandissima emozione quando questi esperimenti riuscivano.Ma in segreto Elena, stava portando avanti un progetto parallelo. Elena era nata con una malformazione. Per qualche motivo, non provava nessun tipo di piacere sessuale. Le ci erano voluti anni per capirlo. Baci, prime esperienze, masturbazioni, sesso, niente. Non provava niente. Quante volte aveva finto orgasmi, quante volte si era trovata ad inventare di sana pianta le emozioni provate facendo sesso con il fico di turno al liceo quando le sue amiche le facevano il terzo grado. Si ricordava con amarezza di quegli anni. Un malessere interiore, la sensazione di essere rotta, sbagliata. I tentativi di spingersi oltre per cercare il piacere. Fino a praticare il fisting, era arrivata ad infilarsi di tutto nelle sue cavità vaginali e anali, ma niente. Una volta aveva perfino ballato nuda in un cubo in discoteca davanti a centinaia di persone, ma niente, orge, sesso sfrenato… niente.Le ci volle parecchio tempo prima di decidersi a farsi analizzare da uno psichiatra. Non fu facile superare il tabù dello strizzacervelli. Per fortuna il suo psichiatra era donna. Fu più facile raccontarle tutto. Fu meno facile capire il perché di questa situazione che le impediva di provare qualsiasi stimolo sessuale. Fecero ...