L'allieva ufficiale di macchina, amore a prima vista.
Data: 15/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: manuelve
... aver sentito il mio pene che pulsava all’impazzata, sentì il mio caldo seme che schizzava copioso nella sua vagina, in quel momento la sentì gemere e la sua vagina contrarsi ritmicamente e stringere il mio pene, stava venendo pure lei, che per non gridare troppo mi strinse forte e iniziò a mordermi le labbra. Dopo quei minuti di godimento estremo, siamo rimasti ancora abbracciati continuando a baciarci mentre il mio pene dentro la sua vagina, faceva fatica a tornare al suo stato naturale.
Eravamo entrambi sudati e accaldati, ora anche il sentirmi addosso il suo sudore mi faceva eccitare fortemente, oramai le mie labbra avevano assaggiato le sue, la mia lingua la sua, il mio pene era bagnato dei suoi umori vaginali, come la sua vagina era piena del mio seme, la mia pelle sudata anche lei faceva l’amore con la sua pelle sudata, il suo profumo con emanavano le sue lenzuola e il suo cuscino oramai era il mio profumo.
Cosi in quella posizione ci siamo addormentati almeno per alcune ore, insieme, sinceramente credevo di vivere in un sogno, ma al mio risveglio, mi resi conto che era realtà e pensavo al caso, se invece che rimanere folgorato da lei, lo fossi stato per la sua collega dal sedere fantastico, avrei probabilmente solo fantasticato e realizzato fantasie su di lei e ...
... il suo magnifico sedere, mentre invece ho passato una notte da mille e una notte, con una ragazza normale, sarà il fatto che per pur belle che siano non amo le bionde e quindi tutto passa in secondo piano, mentre per le more, farei follie.
Ora mi rendo conto che non è nemmeno stata una storia da una “botta e via” o un avventura, perché siamo in contatto, ci sentiamo tutti i giorni e ci vediamo ogni volta che sbarca nel mio porto vicino a casa, molte volte se deve ripartire subito vado anche solo a vederla per pochi minuti e per scambiarci qualche bacio veloce prima del suo imbarco. A breve ovviamente tornerò in Corsica, ovviamente sullo stesso traghetto, per poter passare di nuovo una notte di fuoco con la mia allieva ufficiale e perché no per rifarmi gli occhi sullo splendido sedere della sua collega, anche se comunque anche lei non ha nulla da invidiare.
Con questo concludo, ho deciso di condividere questo racconto per rendervi partecipi che molte volte dal niente e dall’inaspettato invece può nascere qualcosa di quasi impossibile. Molte volte i casi della vita possono fare la differenza.
Ovviamente ho omesso volutamente di scrivere il mio nome, il nome di lei, il nome della compagnia di navigazione, il nome del traghetto e i porti di partenza e arrivo.
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