1. Una sera speciale - 1


    Data: 16/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: jasonlove, Fonte: Annunci69

    ... voltò e, con fare di rimprovero mi chiese se fosse stato così anche prima del mio arrivo.. io le risposi che in effetti doveva essere peggiorato d'improvviso ma che potevamo provare ad uscire comunque. Una sua smorfia uccise immediatamente il mio tentativo di recuperare la serata e stava già per intristire il suo viso lucido quando .. una macchina sfrecciò lungo la strada, lanciando quella che sembrò una piscina d'acqua su di noi.
    
    Eravamo completamente e inesorabilmente zuppi, fradici, bagnati come due pesci. Ci guardammo, mentre l'acqua scendeva su di noi come se fossimo sotto una doccia, e io - candidamente - le dissi "vedi, dev'essere quello di prima". Lei rise, mi guardò sorridendo e scoppiammo entrambi in una seconda risata mentre i suoi seni si intravvedevano ormai bene sul vestito bagnato ed io apprezzavo i suoi capezzoli turgidi. Poi mi mise il braccio attorno al collo e mi chiese di aiutarla mentre si levava le scarpe. Aveva due pozzanghere sotto i piedi, e si abbassò di dieci centimetri buoni dopo aver levato le scarpe. Salimmo le scale, ripromettendoci di trovare un'altra camicia per me e di riprovare ad uscire.
    
    Sapevamo entrambe che ormai la serata si sarebbe conclusa a casa, ma il gioco era interessante. Mentre salivamo le scale, lei appoggiata a me e la mia mano sul suo fianco, notai che il mio membro era divenuto turgido e che si iniziava a notare, attraverso i pantaloni bagnati e ormai completamente aderenti. Realizzavo che stavo salendo a casa della mia ...
    ... migliore amica, bagnato fradicio come lei, e pensai a quella donna in modo diverso. La vedevo per la prima volta come fosse nuda, al naturale insomma, bella e sexy e.. si, terribilmente sexy. Mi piaceva, e questo non era nei programmi.
    
    Entrammo nuovamente in casa dove lei si infilò subito in bagno, da dove sarebbe uscita qualche minuto dopo in accappatoio. Io mi levai le scarpe, i calzini, la camicia e i pantaloni, e lasciai tutto a terra, li all'ingresso. Rimasi in mutande, bagnato, con il pacco ingrossato e ormai ben visibile attraverso i miei boxer bianchi. Le chiesi dove potessi trovare qualcosa da mettermi, e mi rispose che ci avrebbe pensato lei. Nel frattempo le proposi di metter qualcosa sotto i denti e lei mi disse di guardare cosa ci fosse in frigorifero. Avere un cuoco in casa, la sera alle nove a stomaco vuoto ha certamente i suoi pregi, e lei aveva già deciso di sfruttarmi in questo senso.
    
    Cipolle, tartufo, controllai nel congelatore e mezza confezione di gamberetti surgelati mi diede un'idea. Iniziai a mettermi all'opera ma, in mutande un cuoco non accenderebbe mai un soffritto e mi misi a cercare qualcosa da mettere addosso. Trovai un grembiule bianco e lo indossai. Eccomi: un cuoco in mutande, bagnate, eccitato e con l'ispirazione giusta, a casa della sua migliore amica.. la serata iniziava a prendere una piega inaspettatamente interessante e nel contempo pericolosa. Tagliai la cipolla dopo averla lavata, a quarti e poi a strisce sottili per evitare che ...