1. Una sera speciale - 1


    Data: 16/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: jasonlove, Fonte: Annunci69

    ... si sentisse troppo al tatto. Accesi il fuoco, vi posi sopra la padella e - dopo aver scaldato un cucchiaio d'olio - vi versai la cipolla tagliata a soffriggere. Nel frattempo sciacquai i gamberetti in acqua appena tiepida, erano già puliti e sarebbe bastato sbollentarli per qualche minuto. Mentre cucinavo non mi accorsi che Lucia aveva nel frattempo finito di asciugarsi, era rimasta in accappatoio e mi osservava già da un po', quando mi voltai e la notai.
    
    "Sei qui da molto?" le chiesi notando che il suo sguardo era ancora fermo sul mio sedere, ben visibile attraverso le mutande bagnate. Dopo un attimo, che mi piace pensare lungo minuti, rispose "si, non avevo mai pensato di poter essere attratta dal tuo culo Jason", aggiungendo subito "ma non ti montare la testa, domattina ritorna Antonio e non ho intenzione di nasconderti nell'armadio". Trovai strana quella frase, ma non mi soffermai molto a riflettere perchè le cipolle ... già, le cipolle stavano imbrunendo, le avevo scordate lì a soffriggere. Levai la padella dal fuoco e, dando a Lucia le spalle e il sedere, grattuggiai un piccolo pezzo di patata sulle cipolle, mescolando e lasciandole poi riposare. Mentre l'acqua per i gamberetti bolliva realizzai che Lucia aveva un ragazzo, Antonio, che avevo indossato e bagnato la sua camicia e che ero - in mutande - nella stessa casa in cui dopo qualche ora sarebbe arrivato. Il pensiero fece appena in tempo a raffreddare il mio stato di eccitazione che Lucia si avvicinò e, con la ...
    ... scusa di una sculacciata data per non averle detto della pioggia, approfittò per tastare il mio sedere sodo e bagnato. Dimenticai ogni altro pensiero e proseguii versando i gamberetti nell'acqua bollente, dove rimasero per appena due minuti. In quei due minuti mi scaldai più della padella e il mio pacco riprese il vigore di prima.
    
    Lucia si sedette sul tavolo, sempre in accappatoio. Aveva i capelli bagnati, arruffati, un viso sorridente e piacevole. Le sue lentiggini, appena percettibili davano ora risalto a quel viso di bambina inquieta dai capelli rossicci. Una bambina di trentasei anni, con un corpo da ventenne e la testa da premio Nobel. Mi accorsi che l'amavo, probabilmente da sempre. Ma che non era mia e forse non lo sarebbe mai stato. Notai molto tardi che era rimasta nuda, sotto l'accappatoio, e che dal suo riflesso su un quadretto in cucina avevo una buona visuale delle sue cosce lisce. Scolai i gamberetti e, dopo aver rimesso la padella al fuoco, li saltai con la cipolla e la patata grattuggiata. Mi voltai in direzione del frigorifero, dove avevo notato esserci una bottiglia di buon prosecco di cartizze. Lei fece finta di chiudere le gambe, mentre una coscia si alzava e restava nuda e le sue braccia si appoggiavano al tavolo su cui sedeva.
    
    I seni sodi si intravvedevano e così uno dei capezzoli, turgido e ancora umido. Presi il prosecco e levai il copritappo, fissando ora quei bellissimi occhi verdi. Lei spostò lo sguardo in basso, in malcelato finto imbarazzo, e ...