1. L'inconscio


    Data: 16/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... riuscivo a prender sonno. Che significato poteva avere quella sua frase? Che cosa voleva quell�uomo da me? Avrei dovuto chiamare qualcuno? E se fosse stato realmente un individuo poco di buono?Con questi tentennamenti m�addormentai, risvegliandomi m�accorsi che era già quasi mattina, mentre la luce dell�alba filtrava dalle persiane, eppure persino nella dimensione dei sogni ricomparve lui: vestito come la sera del nostro incontro, chiamiamolo così. Lui stava dritto di fronte a me, invece io ero nuda con le spalle appoggiate a un muro in un luogo imprecisato, in una stanza bianca e pulita d�una casa di campagna, forse. Lui mi toccava i capezzoli con le dita, mi baciava con irruenza tenendomi ferma la testa e trattenendomi dai capelli. Io ero visibilmente agitata e impensierita dal sogno e indagando tra le mutandine scoprii d�essermi eccitata bagnandomi notevolmente. Com�era possibile, provare una tale sensazione per una persona mai vista in vita mia?Io non ero adatta alle storie consumate e vissute velocemente, ai rapporti d�una notte nello stile �usa e getta�, quindi mi convinsi sincerandomi di dimenticare insabbiando tutto l�accaduto per iniziare la mia fresca giornata. In fondo, che cos�era poi successo? Un dongiovanni da strapazzo m�aveva seguito e mi era apparso ancora in sogno, non valeva nemmeno la pena di raccontarlo alle amiche. Mi vestii e uscii da casa, nel girarmi per chiudere la serratura notai un cd appeso allo stipite con del nastro adesivo: era l�ultimo disco ...
    ... suonato dal jazzista che avevo ascoltato la sera prima: non c�erano dubbi: quel cd era stato appeso alla mia porta dallo sconosciuto. A quel punto mi sentii davvero violata, visto che lui m�aveva trovato, sapeva esattamente dove abitavo, mentre io non sapevo nemmeno il suo nome, dato che non m�interessava nemmeno saperlo, questo era il punto. Affrontai la giornata sfidandola, cercando di non preoccuparmi più di tanto della singolare esperienza che stavo vivendo. Non ero una ragazzina, pensavo, avrei saputo come sostenere e trattare la faccenda, nonostante il mio coraggio, quando rincasai m�accorsi che salivo guardinga e sospettosa le scale, però non ero certa di trovare ulteriori sorprese, oppure se avessi preferito non trovarne per niente. Era un�audace e bizzarra situazione, perché non ero che sceglievo, ma lo stava facendo lui per me, infatti, trovai una busta sotto la porta di casa che conteneva un biglietto scritto a penna:�Fatti trovare alle ore ventidue, perché ascolterò il cd mischiato al suono dei tuoi gemiti�.Che incontenibile e irrefrenabile rabbia, che dannata e scellerata situazione si stava creando. Io ero immobile nel meditare, eppure i pensieri mi spingevano verso una direzione che sapevo d�essere sbagliata, folle, pazzesca e senza un barlume di senso e di significato: una donna normale avrebbe immediatamente chiamato la forza pubblica, pero io ero incuriosita e intrigata, più che allarmata e impaurita. Sapevo che lo avrei aspettato, mi sarei fatta trovare alle ...