I primi passi da T-Girl
Data: 17/03/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Trans
Autore: Palmtree
... pallone, è sporco, Elena aiutami a sistemarmi capelli, Elena vuota la lavastoviglie e metti i piatti al loro posto", ormai ero immedesimata molto bene nella parte della sua femminuccia, imparavo sempre di più ad accontentarla in tutte le attività domestiche, mi insegnò a cucire, a stirare anche le cose difficili, mi teneva accanto a lei mentre guardava la TV, mi dava grande affetto a cui mi stavo abituando. Imparai a farle la piega ai capelli, a scegliere con lei il tipo di smalto da usare, quali colori abbinare, come scegliere i collant, come mettere il rossetto, come dare la matita attorno agli occhi. Angela ricercava sempre la perfezione nelle cose e nei miei confronti curava ogni particolare in modo quasi maniacale. Mi insegnò a curare i miei capelli, in modo che fossero poco voluminosi e potessi tenerli un po' più lunghi senza dare nell'occhio. Ogni mio movimento doveva essere studiato, non era ammessa nessuna sbavatura, dovevo sempre sedermi con le gambe vicine, rialzarmi di lato, avere cura che la gonna non toccasse nulla mentre camminavo, toglierla e riporla accuratamente quando ero in bagno.In cucina indossavo un grembiule rosa, sopra la gonna. Era di rito raccogliere i capelli in un minuscolo codino centrale, con due mollette sopra ciascun orecchio, una centrale sopra la testa ed una più grande davanti a tenere fermo il ciuffo, riportato con cura sulla destra. Era un vero e proprio rito, le sistemava lei quando entravo in cucina, dedicandoci parecchio ...
... tempo.Diverse volte venne a trovarci Viola, una cara amica di Angela, più vecchia di lei, divorziata e piena di rancore verso gli uomini, a suo dire colpevoli di averle reso la vita un inferno. Viola, si accanì su di me, criticando aspramente ogni mia minima sbavatura "maschile" che a suo dire era un "tornare indietro rispetto ai progressi che stavo facendo come femmina" e anche Angela in sua presenza diventava meno affettuosa e più severa. Viola stava scaricando su di me tutto l' odio che aveva per gli uomini e godeva nell' umiliare un seppur giovane rappresentante di questa "razza minore".Due mesi dopo, circa, mentre i nonni erano in vacanza con i suoi figli, Angela si offrì di tenermi con sè in un giorno di scuola chiusa per sciopero degli insegnanti. "Elena oggi ti metto lo smalto nelle unghie, mentre si asciuga facciamo i compiti e poi usciamo" "Zia, non voglio uscire vestito da femmina!" "Tu sei una femmina Elena, sei la mia femminuccia e ti vesti come voglio io" "Ma se qualcuno mi vede?" Non ti vedrà nessuno, andiamo alla Standa più lontana. Adesso vieni che ti devo provare una camicetta nuova." Angela era bravissima a comprare vestiti, mi stava tutto alla perfezione. La camicetta era bianca, con tanto pizzo, e si intonava perfettamente con le calze. Mi fece indossare le ballerine nere con laccio, la solita gonna rossa, che un po' odiavo ma che dall'altro lato adoravo, e mi mise un cerchietto in testa, sui miei capelli, senza farmi indossare la parrucca. Come tocco ...