1. La rinascita di elisa


    Data: 17/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: mtbp

    Tratto da una storia vera.
    
    Il mio nome è Elisa, ho 21 anni e mi sono trasferita da poco meno di un anno a Bologna. Condivido un appartamento con altri ragazzi, 2 maschi e un’altra ragazza. Con loro i rapporti sono molto freddi, ci si becca saltuariamente, difficilmente tutti e 4 insieme, ognuno ha la sua vita. C’è Francesco, il più grande di noi, ha 32 anni, vive a Bologna da più tempo, viene da Rimini quindi conosce benissimo la città ed ha il suo giro, fatto di serate notturne e donne. A volte mi è capitato di rientrare la sera e vederne qualcuna, sempre diversa, seduta in salotto davanti la tv mentre aspetta che lui si prepari per la serata, tutte tra l’altro vestite in abiti da disco, quindi super fighe e bellissime, in fondo anche lui è un bel ragazzo e devo dire che se le può permettere. Un paio di volte mi ha invitata a uscire con lui, ma da subito ha capito che non sono la ragazza adatta per il tipo di serate che fa lui e quindi ci ha perso subito le speranze.
    
    Poi c’è Andrea, salentino, super sportivo, gioca a calcio in una squadra provinciale. Tra lo studio, gli allenamenti serali e la ragazza, a casa ci sta ben poco, infatti lo vedo una-due volte a settimana, a volte neppure quelle. Infine c’è Lorena, ragazza simpatica per quel poco che ci ho avuto a che fare, super impegnata anch’essa, lavora presso un pub, fa orari quindi notturni, la becco il più delle volte a pranzo, orario in cui lei si sveglia. Secondo i genitori studia giurisprudenza, in realtà ha ...
    ... lasciato l’università da un annetto ma di tornarsene a casa in Calabria non ne ha assolutamente voglia. “Vedi, Bologna ha qualcosa di magico, tu la vivi all’inizio e non ti dice granchè, ma appena inizi a scoprirla nell’intimità, ti accorgi che non ne puoi più fare a meno. Devi solo capire cosa vuoi tu da questa città e una volta capito, lei ti soddisferà pienamente”, queste le sue parole durante uno dei pochi pranzi fatti insieme.
    
    Quelle parole mi sono rimaste impresse, in effetti male non si sta.
    
    In poco tempo sono riuscita a farmi diverse amicizie qui in città, anche se tutte con dei colleghi di studio, ma sentivo la necessità e il bisogno di trovare altro, quel qualcosa che mi sconvolgesse la vita, cosa che non riuscivo ancora a trovare. Le mie giornate erano per lo più identiche, mattina sveglia, università, studio, quando mi andava aperitivo con qualche collega e poi serata a casa. Tutte identiche, belle all’inizio ma iniziavano a diventare noiose. Mi ero persino concessa qualche serata con qualche ragazzo, una sera mi ero lasciata convincere da Francesco che mi aveva passato dei biglietti ed ero andata a ballare in uno dei suoi locali. C’ero andata con due amiche, bella musica, serata carina ma quello non era il mio ambiente ideale. Certo, non potevo fare la musona e quindi mi lasciai andare, conoscemmo subito 3 ragazzi, tipi carini e simpatici e dopo mezzora ci dividemmo, ognuno con un suo ragazzo. Avrei voluto tornarmene a casa, non che quel ragazzo non mi piacesse, ...
«1234...»