1. Una serata particolare 3 Cristina racconta


    Data: 18/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Magic49, Fonte: EroticiRacconti

    ... sfatti al mio fianco e vedere la faccia godereccia e compiaciuta del mio Luigi mi rese ancor più fiera del mio essere donna e soprattutto divinamente femmina. Giovanni e Massimo mi sollevarono da terra prendendomi sotto braccio e iniziarono a condurmi verso il bagno. “La signora ha bisogno di una doccia per pulirsi” disse Massimo sculacciandomi il culo ancora dolente “ A me scappa anche da pisciare” rise Giovanni e così facendo mi accompagnarono via. Una volta in bagno i due chiusero la porta dietro di loro e mi invitarono ad entrare dentro la doccia, o meglio quella che era una vasca da bagno con un vetro antischizzi. Feci in tempo ad entrare nella vasca che Giovanni, il vecchi porco, mi afferrò con poca delicatezza e mi costrinse a mettermi in ginocchio. “ Non ce la faccio più merda, questa cazzo di prostata mi uccide, devo pisciare non la tengo più. Da brava tesoro apri la bocca.” Ero del tutta incredula, non sapevo bene come reagire, mi aspettavo che mio marito entrasse per togliermi dall’imbarazzo di quella situazione. Non mi sarei prestata a quel tipo di umiliazione. Io amavo pisciare addosso a mio marito per quanto non fosse una pratica ricorrente, ma nessuno mi aveva mai costretto ad invertire questo ruolo. Il mio flusso di pensieri fu interrotto da un getto caldo dorato di piscio che mi arrivò dritto in faccia e sui capelli. Dalla ripugnanza e il disgusto iniziale passai all’esserne inebriata. Era calda, odorava di un odore acre, forte e quasi acidulo, Giovanni era ...
    ... come in estasi. Con una mano si teneva il cazzo ormai moscio indirizzando il getto che usciva dalla sua cappella dove più gli piaceva, sul mio viso, il mio seno e su tutto il mio corpo. Con l’altra mano si accarezzava la grossa pancia in una sorta di massaggio disgustoso mentre reclinava la sua testa calva all’indietro. “Dai troia che ti faccio una bella doccia calda del mio piscio” Giovanni sembrava non pisciasse da mesi tanta ne aveva in corpo. Gli occhi mi bruciavano per l’urina, mi pulii con una mano quando mi accorsi che anche Massimo col suo lungo e sottile würstel di carne si era unito alla doccia. Mi stava pisciando con getti a intermittenza ma capii che stava proprio mirando alla mia bocca. Ero talmente esausta della scopata precedente che decisi di non ribellarmi e anzi mi trovai con una mano a strofinare le labbra della mia vagina fradicia. “Ah ecco fatto” esclamò Giovanni “Dai amore adesso fammi il bidet” e così dicendo mi sbattè il suo cazzo flaccido in bocca. La cappella sapeva di sborra e soprattutto di piscio, di uomo vero, maturo, porco, perverso. Succhiai quel glande come fosse una fragola succosa e feci lo stesso con quello più piccolo e più appuntito di Massimo. La porta del bagno si aprì ed entrò Francesco. “Dai bastardi siete andati avanti senza di me, che amici che siete ahah” rise sonoramente. Di Luigi non c’era traccia. Dove era finito mio marito ora che lo avrei voluto li con me? “Ragazzi fatele una doccia vera adesso, questa troia puzza di piscio e ...
«1234...»