1. Una serata particolare 3 Cristina racconta


    Data: 18/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Magic49, Fonte: EroticiRacconti

    ... la serata è appena iniziata”. ​ Come sarebbe che la serata era appena iniziata? Volevo solo andarmene a casa con il mio cornuto e sdraiarmi a letto, ero distrutta pensai. Mi fecero fare una doccia calda e loro si lavarono a turno con me approfittando del sapone per ripulire tutte le mie intimità con le loro mani viscide. Finii di asciugarmi da sola in bagno. Tornai in sala in accappatoio, vidi Francesco e Massimo ancora completamente nudi che stavano apparecchiando la tavola dove fino a pochi attimi prima mi avevano scopata a turno e Giovanni, anche lui nudo con addosso solo la camicia bianca aperta e con il suo glande enorme in bella vista, intento a cucinare una spaghettata al peperoncino.Mi accorsi subito che mancava mio marito. Francesco si avvicinò a me “Luigi era stanco, gli ho detto di andare a casa, non avrai pensato che ci bastasse una scopatella di un paio di ore con te vero? Le troie si affittano per tutta la notte e si pagano” e così dicendo mi mise in mano tre banconote da cento euro. “La festa continua signori! Musica !” Francesco era euforico e mi fece accomodare sul pouf. Giovanni scolò la pasta e la servì in tavola... era imbandita per sole tre persone. “Tu bevi e basta amore mio” mi apostrofò il vecchio porco “Noi abbiamo bisogno di energia, tu è meglio che stai leggera ahaha dai bevi tesoro” e mi passò un calice ricolmo di vino bianco. “Aspetta” mi fermò “Gli diamo una mescolata” e così dicendo intinse la sua cappella - che a mala pena ci entrava - nel ...
    ... bicchiere. I tre maschi si misero a tavola e iniziarono a pasteggiare. Io ero già al secondo alice di vino bianco che ghiacciato andava giù liscio come acqua. Mi sentivo alticcia e iniziai ad avvampare di calore e di voglia. “Puttana vieni” la voce era di Massimo, mi tirò in piedi e mi tolse l’accappatoio lasciandomi di nuovo nuda. “Vai sotto il tavolo da brava” e mi spinse in ginocchio. Mi misi carponi sotto il grande tavolo e presi coscienza del mio ruolo. Iniziai lentamente da Giovanni. Francesco era il mio amante ma lo avevo scopato innumerevoli volte, con Massimo mi sarei divertita, sapevo quanto gli piacesse farsi succhiare, ma quella sera Giovanni aveva saputo rimanermi impresso, mi aveva fatto sentire davvero la sua puttana. Presi a succhiare lentamente il suo uccello finchè non gli tornò duro e gonfio, feci lo stesso con tutti gli altri, a turno la mia bocca correva da un cazzo all’altro mentre i porci continuavano a pasteggiare sul tavolo e di tanto in tanto si scambiavano battute ironiche su di me. I miei maschi erano di nuovo pronti alla monta, mi sentivo eccitatissima e con una mano mi scrutai la figa per trovarla completamente fradicia. Francesco mi fece uscire da sotto il tavolo e con una sonora sculacciata sul mio culo mi accompagnò verso una poltrona con lo schienale reclinabile. Mi fece accomodare e mi mise le gambe aperte sui braccioli della poltrona in pelle come se fossi dal mio ginecologo. Il tessuto freddo a contatto con la mia schiena mi fece venire un ...
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