Quello che non ti aspetti (1)
Data: 19/03/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cinziandrea
... volevo e velocizzasse e la incalzavo. “Sabato sera da Sergio e Alice è successa una cosa che mi ha scombussolata” sparò improvvisamente Cinzia. In silenzio, aspettavo preoccupato che continuasse. “Ad un certo punto – continuò Cinzia – sono andata in bagno. Amore, non so cosa sia successo, fatto sta che il sesto senso mentre facevo pipì mi ha fatto intuire che fuori dalla porta c’era qualcuno. Forse è stato un rumore, non lo so. Però mi sembrava che ci fosse qualcuno a spiare. Allora non so che mi è preso, ho fatto finta di asciugarmi lentamente con la salvietta e all’improvviso sono scattata verso la porta e l’ho spalancata…”. Quelle parole mi preoccupavano. Perché immaginavo già dove sarebbero arrivate. Cinzia guardava in basso ed evitava il mio sguardo. Anche lei aveva capito che io avevo capito. Ero scombussolato anche io ma volevo che lei finisse e le feci un cenno con la testa, come a dire di andare avanti. Cinzia respirò forte e proseguì. “Fuori dalla porta c’era Sergio che si è alzato di scatto – disse Cinzia -. Mi stava spiando dal buco della serratura”. Ci fu qualche secondo di silenzio e di imbarazzo. Non ci potevo credere. Cioè Sergio, uno dei miei migliori amici, che spiava dal buco della serratura la mia Cinzia mentre faceva pipì. Certo, una complicità di fondo tra me e Sergio c’era sempre stata, ma una cosa del genere non me la sarei mai aspettata. Lì per lì ci rimasi male, come quando scopri che non puoi fidarti al 100% di un amico di cui credevi di poterti ...
... fidare. “E poi?” dissi svagato a Cinzia. “Niente – continuò – lui era imbarazzatissimo, aveva una mano nei pantaloni e l’ha tolta immediatamente. Io lo guardavo stupita, lui non sapeva cosa dire. Mi ha chiesto soltanto scusa e mi ha guardato come per farmi capire di non dire niente a nessuno. Io ho richiuso e davvero non credevo a quello che era successo”. Mi alzati un po’ intontito da tutta quella storia. Andai in cucina a bere un bicchiere di vino, ripensando a Sergio, all’amicizia, a qualcosa che non credevo potesse esistere. Ci ero rimasto male, sì. Cinzia era rimasta sul divano a gambe incrociate. Passando in sala, la guardai e capii che forse ci era rimasta peggio di me. Scoppiò quasi a piangere. Mi spiegò che forse non aveva fatto bene a dirmelo, che per una cazzata si sarebbe rovinato il rapporto tra me e Sergio. Ma mi disse che non ce la faceva a tenerselo per sé, che le sarebbe sembrata una mancanza di rispetto nei miei confronti. La abbracciai e la accarezzai. Quanto ero nervoso ed incazzato per l’atteggiamento di Sergio, tanto ero contento della sincerità che mi aveva mostrato Cinzia. Andai a lavarmi i denti, poi fu il suo turno, pigiama e a nanna. Dormii male e la mattina ero uno straccio. In ufficio sembravo non sentire le parole dei colleghi e dei clienti. Avevo la testa soltanto a quello che avevo saputo la sera prima. Fino al momento che in assoluto mi stupì ancora di più, se possibile. Era pausa pranzo ed ero da solo in ufficio. Pensavo e ripensavo alla scena ...