1. Una serata inaspettata


    Data: 24/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: bel69, Fonte: RaccontiMilu

    ... spalla e l'angioletto sull'altra... "Dai, è evidente, non vedi che guarda proprio te?" stuzzicò il diavoletto In effetti la donna mi stava guardando. "Smettila di ascoltare, girati, fai finta di niente, e continua a bere" disse la seconda voce, perentoria. "Mmmmmm, daiii.... ti sta spogliando con lo sguardo... chissà se porta le mutandine..." "Cosa diavolo stai dicendo?" "Sì, sì" ghignò la prima vocina, "secondo me si sta eccitando tutta, e sta cercando di capire se hai un bel pisello..." "Ma piantala!!" Questa volta però a parlare fui proprio io, e a voce alta. "Scusami," sentii dire alla donna. Aveva lo sguardo un po' dispiaciuto, e il sorriso le si era spento all'istante. "Non volevo" "Cosa? Dici a me? No, no, stavo parlando da solo..." cercai di spiegare. "Da solo?" chiese un po' stupita e sicuramente incredula. "Si beh... uffff, lascia perdere, " dissi imbarazzato, "sarebbe troppo difficile spiegarti... in ogni caso non dicevo a te" "Ah" rispose un po' rasserenata, ma rimaneva un fondo di tristezza, "per fortuna... pensavo ti avesse infastidito il fatto che ti stessi fissando un po' troppo..." "Ma figurati! anzi..." "Anzi cosa?" riprese subito la mia vocina, "anzi se vieni qui ti do una bella strapazzata!?!?! Dai diglielo, so che muori dalla voglia di dirglielo!" Strizzai gli occhi, infastidito, mandando mentalmente a quel paese quella maledetta vocina... "Tutto bene?" mi chiese lei. Si era alzata e mi era venuta vicina, appoggiando una mano sulla mia spalla, e mi ...
    ... guardava con una certa apprensione. "Sì... beh... no..." balbettai confuso. "Al diavolo, che figuraccia che sto facendo" mormorai con disappunto. Lei a quel punto si era seduta proprio al mio fianco, e continuava a guardarmi con aria un po' preoccupata. Da vicino il suo viso era ancora più bello. I suoi occhi, semplici, non truccati, erano scurissimi, due perle nere che mi stavano letteralmente ipnotizzando. Il suo sguardo era profondo, sembrava scandagliarmi, entrando nel mio intimo, smuovendomi, sciogliendo ogni mio freno. Avevo voglia di raccontarmi completamente, svelando ogni mio pensiero, ogni mia pulsione, confessando subito quanto la trovassi attraente. "Colpa della birra... non avrei dovuto esagerare... anzi, non sarei nemmeno dovuto uscire stasera..." le dissi, cercando di resistere alla voglia di parlare. "Anche tu disperato come me, allora..." mi rispose, e con la mano mi massaggiò leggermente sulla spalla, prima di interrompere il contatto. La guardai nuovamente. Era proprio una donna affascinante. Le guardai le mani, un po' rovinate, vissute, da lavoratrice, ma tutto sommato ancora eleganti ed affusolate. Sbirciai la scollatura, seguendo la curva del decollete fino a dove la maglietta permetteva. Poi la riguardai in viso. Si stava mordicchiando un labbro, fissando il bicchiere che teneva in mano. Quel semplice gesto mi colpì come un'onda di piena, e mi fece scattare qualcosa dentro. Iniziai a parlare con una sincerità e spontaneità a me finora sconosciute, senza ...
«1234...»