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Caccia nella foresta - parte 1
Data: 26/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DemoneDelSilenzio
... di un corno. L'ululato graffiò la pace che avvolgeva quella zona e a Mattia si gelò il sangue nelle vene. Gli tornò in mente quel film dove una banda di guerrieri fronteggia una misteriosa orda di creature mostruose che attaccano un villaggio solo quando cala la nebbia. Dopo qualche istante nella boscaglia semi-sommersa nella foschia riecheggiò il rumore di un cavallo al galoppo e il suono si ripeté, questa volta più vicino. Con l'avvicinarsi della cavalcatura, Mattia sentì anche dei latrati di cani. Ci fu un attimo di silenzio e poi li vide: un cavallo nero teneva in groppa un uomo, avvolto in un mantello scuro. Egli brandiva un corno nel quale soffiò una terza volta producendo un suono dirompente che colpì Mattia come un pugno. Vide due cani neri, dei segugi, lanciarsi nella sua direzione abbaiando come se avessero avvertito la pista di una preda. La situazione era surreale e la sua mente razionale gli suggeriva di farsi da parte per lasciar passare quell'insolita battuta di caccia. Ma qualcosa d'altro si era insediato dentro di lui e Mattia avvertì un sentimento di angoscia e di terrore: sentì una paura remota, primordiale, balzargli a cavalcioni del suo lato cosciente come un fantino in arcione al suo destriero. Quella terribile sensazione si insinuò nella sua mente, pervadendogli i pensieri e imbrigliando la sua coscienza. La paura gli infilzò gli speroni nei fianchi e senza rendersene conto Mattia si mise a scappare, cercando di mettere la maggior distanza possibile da ...
... quella grottesca combriccola che avanzava ululando e latrando inesorabile. Raggiunto il limitare opposto della radura, si tuffò nella foresta correndo a perdifiato come se avesse l'inferno alle calcagna. Schivò alberi e cespugli con la destrezza di una volpe, saltò oltre un paio di tronchi abbattuti e coperti di muschio. Ma il cacciatore era un esperto cavallerizzo e i segugi conoscevano quelle zone, perché lo tallonavano guadagnando lentamente terreno. Col fiato corto, Mattia si diresse verso un corridoio generato da due possenti alberi nodosi. Passando fra di essi non notò il terriccio smosso ai suoi piedi né la sottile corda tesa all'altezza del suo ginocchio. Sentì un tonfo sordo alla sua destra, poi qualcosa slittò via da sotto ai suoi piedi mandandolo a gambe all'aria. Una rete lo ghermì sollevandolo da terra e proiettandolo a diversi metri dal suolo. Imprigionato Mattia non poté far altro che dondolare impotente, il mondo a testa in giù per via della posizione. Vide i cani fermarsi sotto di lui latrando rabbiosi e ringraziò di essere sospeso a diversi metri di altezza. Poi vide l'uomo fermare il cavallo a pochi metri e smontare con destrezza dalla sella. La sua voce rimbombò cupa nella boscaglia: "Peccato, mi aspettavo qualcosa di più da uno come te. Non sei stato all'altezza delle mie aspettative." "Chi...chi sei? Cosa vuoi farmi?" chiese Mattia atterrito, la voce tremante. "Assolutamente niente, non sei una preda degna della mia attenzione. Ti lascerò andare." disse ...