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Caccia nella foresta - parte 1
Data: 26/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DemoneDelSilenzio
... esanime. Mentre Mattia avvertiva il peso dell'essere che si abbandonava sulla sua schiena, un altro ululato gli fece capire che anche la creatura davanti stava per giungere al suo picco. Senza che potesse fare nulla per impedirlo, il getto di seme caldo fu scagliato con violenza nella sua gola e Mattia lo sentì arrivargli fino allo stomaco. I fiotti che seguirono vennero invece spruzzati nella sua cavità orale e Mattia poté assaporarne il gusto pungente, salato e amaro allo stesso tempo. L'odore del seme maschile gli invase le narici. Fili di sperma colavano dalle sue labbra e sentiva la bocca immersa in quel fetido succo vischioso. Un ultimo getto si posò su un suo zigomo mentre la creatura estraeva esausta il suo organo dalla bocca. Poi, così come lo avevano aggredito, gli esseri lo lasciarono andare. Con lo stomaco che minacciava conati sempre più violenti, ingerì quell'ambrosia demoniaca. Il segugio alle sue spalle estrasse il pene dal suo sedere, che risuonò di un umido *SLURP*. Poi Mattia cadde a faccia in giù sul terriccio e perse conoscenza. *** Si risvegliò diverse ore più tardi, la luce iniziava a scemare e il freddo della sera pizzicava il suo corpo nudo con insistenza. La nebbiolina era scomparsa, e con essa il sentimento di angoscia e paura che lo aveva reso succube dell'uomo e dei suoi due mostruosi segugi. Senza emettere un suono, Mattia si ricompose come poté e ritornò barcollando alla radura dove raccolse il suo zaino. Con passo malfermo imboccò la via del ...
... ritorno e rincasò, scosso e umiliato. Il giorno successivo si diede malato e rimase rintanato nel suo rifugio, le imposte chiuse. Diede fondo alla sua scorta di liquori e, completamente ebbro, si addormentò a più riprese con la faccia sul tavolo. L'avventura sessuale con quei mostri lo aveva turbato nel profondo. La sensazione di paura, il desiderio di soddisfare quelle creature pur di non essere sbranato. L'odore e il sapore del sesso, il bruciore dello sfintere e la voce dell'uomo vorticarono con irruenza sia nella sua mente conscia che durante i sogni. Per nulla riposato si ridestò il giorno successivo, conscio che non poteva andare avanti in quello stato. Aveva una sola idea in testa che, pensava, lo avrebbe salvato dal vivere il resto della sua vita come un guscio vuoto sospeso dalla marea: fargliela pagare. Riprese quindi la strada della montagna e si accinse a ritornare nel posto dove due giorni prima era stato braccato e violentato. Oltre al bagaglio con gli attrezzi e il cibo, si munì anche di una pistola e due caricatori pieni di cartucce. Prima avrebbe freddato quei due esseri immondi con un paio di proiettili, poi avrebbe fatto smontare da cavallo quel figuro e l'avrebbe conciato per le feste. Mentre guidava la Jeep sul terreno dissestato la sua mente continuava a sfornargli idee su come si sarebbe potuto vendicare del torto subito. *** Mattia giunse nella radura poco dopo mezzogiorno. Aveva camminato con passo veloce, facendo più rumore possibile per far notare la ...