-
Caccia nella foresta - parte 1
Data: 26/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: DemoneDelSilenzio
... momento ancora più eccitante. Lei prese a sussurrargli all'orecchio nel trasporto dell'amplesso. "Fammi tua mio bel cervo, prendimi selvaggiamente, lo voglio tutto!" Incitato dalle sue parole gonfie di piacere, Mattia aumentò il ritmo, stantuffando il suo pene dentro di lei. I suoni umidi della loro passione si levarono forti fra le rocce e i loro respiri si fecero affannosi. D'un tratto qualcosa scattò dentro la cacciatrice, che iniziò a dimenarsi selvaggiamente fra le sue braccia: perdendo ogni ritegno iniziò a gemere di piacere, emettendo versi che somigliavano più a richiami di uccelli che a gemiti umani. Mordeva e graffiava il petto, il collo e la schiena dell'uomo, che inebriato da quel comportamento sentiva il fuoco della sua passione avvampare come un incendio che lambisce un fienile ricolmo di paglia. "Si prendimi, lo voglio tutto. Tutto dentro di me il tuo bel sesso!" gridava ora, la voce rotta dal piacere e dai tuffi fra le sue braccia. Mattia la tolse dall'albero e, sempre dentro di lei, la appoggiò sul manto erboso sotto di loro. La cacciatrice emise un verso felino mentre riprendeva a penetrarla con spinte sempre più forti e ravvicinate. "Oh si...OH SI!" gemette lui e lei lo morse con forza sul collo. Mentre il getto del suo seme irrompeva nella sua femminilità, la donna urlò il suo piacere, la bocca ancora attaccata alla sua pelle. L'uomo sentì le contrazioni attorno al suo sesso e capì che anche lei stava godendo. Con un paio di violenti scossoni lei inarcò ...
... la schiena gettando il capo all'indietro, gli occhi spalancati e riversi, la bocca aperta in un urlo silenzioso. Poi entrambi si afflosciarono, l'uno adattandosi al corpo dell'altra, come due statue di cera si fondono insieme lasciate inavvertitamente sotto al sole di mezzogiorno. Rimasero esausti in quella posizione, ansimanti e fissandosi negli occhi. Si baciarono a lungo, scambiandosi tenere parole sussurrate all'orecchio. Lei gli solleticava il petto possente e la barba corta sotto al mento, mentre lui, in estasi per il suo profumo così intenso e allo stesso tempo delicato, affondava la faccia nei suoi capelli baciandole la nuca ed il collo, mormorandole parole dolci come il miele che mai avrebbe pensato di pronunciare. D'un tratto lei lo scostò con dolcezza e si mise a sedere. "Ora temo che io debba andare, mio bel cervo." disse, alzandosi con un movimento sinuoso. "Posso prima sapere come ti chiami?" le chiese lui, essendosi accorto solo in quel momento di non sapere nulla di quella splendida ninfa. "Mi chiamo Heyra" rispose la cacciatrice con un sorriso dolce e misterioso allo stesso tempo. "Spero di poterti cacciare presto, mio bel maschio. Adoro il tuo corpo e i tuoi movimenti." Senza che lui avesse tempo di reagire, afferrò il proprio mantello e se lo mise sulle spalle. Poi con un balzo felino saltò in groppa al suo destriero, che fino a quel momento se n'era stato a brucare placido poco distante. Si voltò verso Mattia che, impacciato e completamente nudo, la fissava ...