1. "vivo una vita che va come il vento..."


    Data: 28/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: abeba, Fonte: Annunci69

    ... a teatro con lui la sera dopo. Accettai!
    
    Da quella sera ci frequentammo piuttosto assiduamente, era diventato bravo ad usare i falli un po meno il suo. Comunque capivo che mi voleva bene e lo vidi cambiare. Portava abiti più casual, era più divertente, parlava a ruota libera senza impedimenti…solo che come sempre doveva tornare a casa dalla madre. Una sera affrontai il discorso e gli chiesi se voleva restare con me nella notte, ma lui si bloccò e senza dire nulla se ne andò. Avevo toccato il tasto dolente! Non lo vidi per una settimana, tanto che pensavo che non si sarebbe più fatto avanti. Mi dispiaceva, ma non potevo andare avanti a fare sveltine e basta. Se volevo stare con lui, anch’io gli volevo bene, doveva tagliare il cordone ombelicale con la madre. Forse per quello la moglie lo aveva lasciato o forse era perché a letto era imbranato. Fatto sta che dopo una settimana me lo trovai davanti mentre uscivo dal lavoro. Ci salutammo e mi accompagnò a cena. Li mi disse se volevo sposarlo e se volevo conoscere sua madre. La cosa mi spaventò subito, cosi le risposi che per conoscere sua madre non c’erano problemi (nascosi la mia titubanza) ma per il matrimonio era troppo presto gli proposi di provare prima con una convivenza. Lui rimase un po interdetto , poi aggiunse.” Va bene proviamo con la convivenza, ma da mia madre ci verrai?” gli dissi: “Va bene, verrò”. Cosi il sabato sera fui invitata a casa sua.
    
    Mi presentai alla madre vestita a puntino come una signora a ...
    ... modo si deve vestire. Portai una pianta per la madre e un bel vassoio di paste. La signora era piuttosto diffidente, comunque la serata trascorse tranquilla e senza problemi. Mi riaccompagnò a casa e parlammo ancora. Ormai lui aveva deciso qualunque cosa pensasse la madre. Sarebbe venuto da me per un po, poi avremmo comprato casa e ci saremmo sistemati se…tutto sarebbe finito liscio. Questa volta ero io in ansia. Che cosa mi sarebbe successo…io ero una donna libera, sessualmente libidinosa se non porca e depravata…avrei resistito in una convivenza a lungo termine come quella?
    
    Ero indecisa e mi resi conto che avevo forzato la mano con Giorgio. Lo avevo imbrigliato senza accorgermene in una avventura che lui credeva eterna. Io volevo solo avere un po di attenzioni e delicatezza, cose che non avevo più avuto da tempo, specie da quando frequentavo la casa di Marco.
    
    Fatto sta che lui venne da me anche scontrandosi con la madre. Era sempre impegnato col lavoro, lezioni, seminari, conferenze, libri da scrivere, critiche letterarie per giornali...a volte, nella nuova casa portava i suoi allievi per ulteriori lezioni o ripassi ed io, quando ero a casa, dovevo preparare sempre qualcosa: caffè, te, biscotti..a volte panini. Il sesso si limitava come al solito…eiaculazione precoce, falli e vibratori, leccate e palpazioni. Nessuna variante porca, divertente e libidinosa. Un giorno però mi accorsi di una cosa. Mentre ero in bagno sotto la doccia lui arrivò con tre suoi studenti senza ...
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