1. L'amore bussa alla porta


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Autore: passepartout, Fonte: RaccontiMilu

    Un corriere mi aveva consegnato le chiavi dello chalet e le indicazioni stradali per raggiungerlo;da quando mi aveva telefonato due settimane prima, tutto era pronto per la partenza, una borsa di pelle marrone col necessario era pronta e tre giorni di ferie certificavano il mio viaggio verso il lago.Ci eravamo conosciuti durante una vacanza estiva in un'esclusiva isola greca, nei mesi successivi quando il suo lavoro glielo permetteva, c'incontravamo.Ho superato da poco i quaranta e mi ritengo una donna interessante e piacevole, nutro diversi interessi e adoro sentirmi indipendente, questo rapporto libero era quello che faceva per me.Uscii di casa a mezzogiorno e mi diressi con verso lo chalet, seguendo con minuzia le indicazioni.Non ero mai stata in quella zona ma sapevo dai racconti di amici che si trattava di un posto molto suggestivo, immerso nella natura.La strada sgombra costeggiava la campagna ed il sole di ottobre riscaldava la pelle e lo spirito.Lasciai la statale e svoltai a sinistra per una piccola stradina che digradava verso il lago, percorsi un centinaio di metri vidi lo chalet.Posteggiai l'auto nello spiazzo antistante la casa, presi le chiavi e scesi.C'era un folto bosco tutto intorno e dopo aver girato il lato est dello chalet trovai un piccolo pontile con una barca a remi attraccata; le uniche case che si vedevano erano sulla riva opposta, gli uccelli cinguettavano, le anatre nuotavano nel lago ed i colori dell'autunno cominciavano a colmare la ...
    ... natura.Respirai profondamente mentre chiudevo gli occhi, cercando di assorbire quell'energia vitale che solo in questi luoghi percepisci totalmente.Il telefono squillò improvvisamente, frantumando quell'idilio, era lui. Mi spiegò che aveva avuto un inconveniente e non sarebbe potuto giungere prima dell'indomani; si scusava e mi pregava di godermi il resto della giornata come meglio credevo, lui avrebbe fatto il prima possibile.Rimasi delusa da quella notizia, avevo già immaginato l'accoglienza che gli avrei riservato ma dovevo rimandare.Tornai all'auto e presi la borsa, ero curiosa di vedere l'interno dello chalet; la toppa non esitò quando la chiave girò nel tamburo ed il portoncino di legno si aprì.Mi trovai in un ampio disimpegno con un piccolo ripostiglio sulla destra, davanti si apriva una sala nel cui arredamento spiccava la mancanza del superfluo: un divano, una poltrona, un piccolo tavolo e due vecchie credenze.Di fronte si apriva la porta della cucina, che si affacciava sul lago ed il pontile, sul lato destro una spaziosa camera da letto che dava sul lato est, sul lato opposto, il bagno.Un letto di legno da una piazza e mezzo, con una mensola come spalliera era al centro della stanza, completavano l'arredo un ampio armadio e un comò.Spalancai tutte le imposte e tornai in salotto, sedendomi davanti al piccolo camino, presi alcuni dei ciocchi posti di fianco alla muratura e lo accesi, cercando di asciugare l'umidità dell'aria.Sul tavolo c'era un biglietto, riconobbi la grafia: mi ...
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