1. Canto a due: Cavaliere e Principessa


    Data: 30/03/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: ThinkInk, Fonte: RaccontiMilu

    ... sorrida. "Sei tu? Stefania?". Mi scosta i capelli, si avvicina, mi sfiora le labbra. La pelle bollente rabbrividisce al tocco di numerosi anelli. Chiudo definitivamente gli occhi e l'attiro a me. Sarà Stefania o la sua amica, quella bionda silenziosa? Ma che importa adesso mentre ne bevo il corpo? Cosa importa mentre con gli occhi sigillati dal buio ne cerco la pelle sotto le vesti o di chi siano le mani che cercano il mio petto? Davvero non importa. Quel miele segreto che gocciola tra i fili della barba mi congiunge con il ventre della terra. E' un sapore di conchiglia segreta che si scioglie sulla lingua ed impiastriccia volto e coscienza, un frutto calloso e goloso, un chicco di uva spina che turba definitivamente i pensieri. Poi, poco alla volta, quel corpo si spalanca e naturalmente mi attira a sé. Un calore indefinito mi attende. Attendo una attimo, incerto prima di dare la prima stoccata. Affondo lentamente, millimetro dopo millimetro mentre la carne ingorda si schiude attorno alla carne congestionata. Sono attimi dilatati, questi, mentre il sangue si concentra nello spasmo di quella penetrazione ho la lucidità per immaginare, strano! Quel prato domattina, l'erba calpestata bruciata di sole, i tiri distratti ad un pallone, le lattine vuote di birra. Ma la vita adesso non ha domani. Si concentra convoluta in quel rincorrersi di sospiri trattenuti, in un alito caldo che sa di chiodi di garofano rimbombante sul collo. Scorre la carne nella carne. Sciaguatta in quel mare ...
    ... viscoso e luminoso che gocciola, striato di sangue virgineo, sulle cosce di lucido sudore. Non c'è tempo ormai. Si è esaurito il gruzzolo delle attese, delle nascoste tensioni. La comune, liquida, fine è prossima, irrinunciabile. Ad essa ci abbandoniamo con un sospiro di trattenuta liberazione. Avevi ragione Amleto: " Che male c'è nel riposare tra le gambe di una fanciulla?". Proprio nulla. Un calore che è amore e dolcezza. E' ora che mi abbandoni alle mie emozioni, al caldo buono. Al profumo della vita.PrincipessaE’ ormai giorno. Ho vegliato il tuo riposo. Ti ho cullato come un bambino. Il sole ti ferisce gli occhi mentre tenti di aprirli. Ti osservo. Li richiudi, li serri forte, li riapri. E ancora. Sembra una filastrocca cantata a due voci, tra il bagliore della luce e il buio in cui ti ripari. Non puoi sfuggire all'incantesimo che si formula alla mia presenza. Non sono una visione, un sogno, un parto della tua mente in viaggio con le correzioni degli amici. Non sono la donna che hai chiamato per nome stanotte. Il mio profumo ti raggiunge prima di ogni altra cosa. Forte. Ti penetra in ogni poro. Come se fossi nato con quello odore addosso. Sandalo, muschio, miele, radici, salsedine. Un sentore ignoto e familiare. Una miscellanea antica come le pietre laviche del Vesuvio. Mi scruti silente. Ti sollevi a sedere mentre la breve domanda si formula spontanea. La tua voce la pronuncia come se fosse un apparato autonomo.Chi sei?Vorrei dirti che sono la donna a cui hai donato tutto ...
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