1. Il ricatto


    Data: 31/03/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Lesbo Autore: Apogeo, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Stefania e sono una donna di successo. Svolgo una libera professione, ho un marito e un figlio. All’epoca dei fatti narrati in questo racconto avevo da poco compiuto 50 anni, un’età che avevo deciso di celebrare a modo mio facendomi un amante. Il suo nome era Federico, uno studente universitario fuori corso di 26 anni che preferiva andare dietro alla figa che stare sui libri. Io ero diventata, in quel periodo, la principale ragione dei suoi ritardi accademici. Andavamo a letto insieme con una certa frequenza. I nostri incontri avvenivano spesso a casa sua (a condizione che, ovviamente, il coinquilino non ci fosse) oppure in affittacamere e hotel.Occultare queste scappatelle non era difficile. Mio marito è un uomo impegnato il cui lavoro ha sempre comportato prolungate assenze da casa, e del resto anche la mia carriera richiede un impegno ingente profuso in vari contesti. Quindi, ritagliare degli archi di tempo da dedicare al sesso con il giovane Federico poteva comodamente essere coperto agli occhi della mia famiglia con la scusa di incombenze professionali.Non provavo il benché minimo senso di colpa per i frequenti tradimenti che consumavo. Federico era forte e bello e disponeva di un cazzo massiccio con il quale sapeva infondere nel mio corpo sensazioni di travolgente estasi, e questa mi sembrava un’ottima ragione per non privarmi del suo giovanile impeto. D’altra parte, non avevo alcuna intenzione di mettere in bilico la stabilità della mia famiglia. Con lo ...
    ... studente (si fa per dire) era una frequentazione puramente corporale, senza alcuna pretesa sentimentale che avrebbe potuto sconvolgere tanto la mia quanto la sua esistenza.Ero allegramente determinata a farmi scopare a più non posso dal mio amante, quando la mia vita prese una piega inaspettata, prodotta proprio dalla mia infedeltà coniugale.Erano passate le 6 di un pomeriggio di inizio autunno, e mi trovavo in studio, al termine di una giornata lavorativa tra le più stressanti degli ultimi tempi. Congedai Livia, la mia più stretta collaboratrice, invitandola a tornare a casa e dicendole che avrei smaltito da sola il residuo lavoro.Poco dopo, Livia tornò in studio con in mano un incartamento giallo di piccole dimensioni.:”C’era questo nella posta.”La guardai con sorpresa e presi l’oggetto dalle sue mani. Percependo la problematicità che stava per compiersi, la ringraziai e la congedai per la seconda volta. Volevo essere sola durante l’aperura del plico.Ero nervosa. La busta conteneva un DVD anonimo, di quelli in commercio per uso domestico, e una busta più piccola, contenente un messaggio che non lessi subito. Mi premeva conoscere primariamente il contenuto del disco. Il nervosismo si tramutò ben presto in accentuata tensione, perché temevo che sarei rimasta sconvolta. In effetti andò proprio così.Mi sedetti alla scrivania ed introdussi il disco nel lettore del mio portatile. Un gelo non del tutto inaspettato, ma ugualmente profondo e paralizzante, attraversò il mio corpo per ...
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