Il ricatto
Data: 31/03/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Lesbo
Autore: Apogeo, Fonte: RaccontiMilu
... bella in modo assurdo.”Nonostante quelle parole mi avessero rilassata, continuai ad usare un tono severo con quella che, malgrado tutto, era una ricattatrice:” Sei lesbica?”Samantha sorrise:” Mi piacciono sia gli uomini che le donne.”:”Quanti anni hai?”:”29.”Era davvero una bella ragazza. La sua pelle godeva ancora di una leggera abbronzatura (l’estate era finita da poche settimane). I suoi occhi celesti erano meravigliosi e il suo viso era reso ancora più interessante dalla presenza di lentiggini. Il suo naso era dritto, il sorriso smagliante e perfetto. Si intuiva un seno di medie dimensioni. Pensai a come dovesse essere nuda.La sua mano continuava a toccarmi la gamba e a me piaceva che lo facesse. Quella situazione stava cominciando ad eccitarmi ed anche lei era palesemente arrapata.Da quanto non godevo sessualmente con una donna? Da ben 14 anni, ossia dal tempo della relazione con Rosita, conosciuta per lavoro e di poco più grande di me. Ci eravamo frequentate per cinque mesi, con reciproca soddisfazione. In seguito, avevo avuto solo rapporti e storie eterosessuali, ma andavo di tanto in tanto con la memoria alle avventure saffiche della giovinezza.:”Sono in attesa...” Dissi con tono falsamente freddo. Samantha era raggiante. Scrisse qualcosa su un pezzo di carta, che mi passò:” Questo è il mio indirizzo. Passa a trovarmi domani alle 21. Ti voglio per l’intera notte.”Guardai il foglietto, perplessa. Lei disse ancora :”Tanto non sarà un problema per te raccontare ...
... l’ennesima frottola a tuo marito. Non è vero?”Il fatto che avesse pronunciato quell’osservazione gratuita sulla mia vita privata mi innervosì, e mi rivolsi a lei con durezza:” Sei una bastarda schifosa.” Samantha rise, aprì la portiera e fece per andarsene, ma poi si girò e disse:” Porta tutti i giocattoli erotici che hai: cazzi finti, vibratori, dildo, strap-on. Ok? Una troia del tuo calibro avrà sicuramente un arsenale in casa.” Poi si dileguò.La realtà era che morivo dalla voglia di fare porcate per ore con quella tizia, malgrado il modo assolutamente non convenzionale che aveva usato per avvicinarmi. Mi ero appena procurata un’amante.Quella sera non pensai ad altro. Prima di andare a letto mi feci una doccia bollente, bollente non tanto per la temperatura dell’acqua ma per i pensieri e le azioni che la animarono. Ripensai alle sforbiciate di 14 anni prima con Rosita, alle nostre lesbicate segrete, e le mescolai nella testa con il pensiero di quelle che avrei fatto la sera successiva con Samantha. Mi masturbai con forza, toccandomi non solo la figa ma anche i seni. Ero talmente sconvolta dall’eccitazione che presi il flacone dello shampoo e lo strofinai energicamente sulla vulva. Il mio lato lesbo si era risvegliato con un impeto selvaggio per via dell’incontro con la ragazza dell’hotel.Mio marito non c’era e mio figlio era in gita scolastica, ed io non avevo voglia di dormire perché mi sentivo ancora bruciare dal desiderio. Mi distesi sul letto completamente nuda, con il pc sulle ...