Il ricatto
Data: 31/03/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Lesbo
Autore: Apogeo, Fonte: RaccontiMilu
... gambe, e aprii un sito pornografico. Andai alla sezione lesbo, pensando che un ripasso in quella materia, dopo tanti anni di inattività, fosse opportuno. Selezionai un film vintage italiano di un’ora e mezza. Era la storia di due ragazze che sviluppavano una passione erotica inconfessabile. A un certo punto, dopo innumerevoli amplessi, il menage si allargava a una terza donna, poi a una quarta, e alla fine si realizzavano delle vere e proprie orge saffiche. Durante il film mi feci altri due ditalini, il secondo dei quali servendomi del mio dildo.Spensi la luce a tarda ora, sfiancata da tutta quella masturbazione.Guidai fino all’indirizzo che Samantha mi aveva dato. Abitava in un appartamento all’interno di un condominio semiperiferico, in un verdeggiante quartiere residenziale edificato circa trent’anni prima.Parcheggiai l’auto a pochi metri da casa sua. Sul marciapiede incrociai un uomo anziano con il suo cane, che mi guardò con occhi libidinosi (l’uomo, non il cane). E’ sempre un piacere suscitare interesse erotico in altre persone, siano esse maschi o femmine, giovani o vecchi.Giunta al riquadro dei campanelli, suonai. Samantha mi salutò attraverso il citofono, poi la porta si aprì con un rumore secco. L’androne era illuminato. A sinistra c’era l’ascensore. Vi entrai, e schiacciai il pulsante del quarto piano. La salita durò una manciata di secondi. Quando la porta si aprì, entrai in uno spazio illuminato. La porta di Samantha era lì davanti, socchiusa. Mi avvicinai ...
... con una punta di ansia in corpo e la spalancai lentamente. Non c’era nessuno. Chiusi la porta alle mie spalle e feci qualche passo. L’appartamento era molto bello, e denotava una certa agiatezza economica. L’illuminazione era discreta e soffusa.L’ambiente d’ingresso terminava nel salotto, e fu a quel punto che la vidi. Samantha era seduta su di un divano, davanti a un grande televisore piatto, spento. Stava sfogliando una rivista. Pensai istintivamente che fosse un porno. Lo pensai prima di rendermi conto che, effettivamente, si trattava proprio di quel genere di giornaletto. La cosa che però mi turbò maggiormente fu vedere la ragazza completamente nuda. Voleva lasciarmi a bocca aperta, e ci era riuscita.Mollò il porno sul tavolinetto accanto al divano, si alzò in piedi e disse:” Benvenuta, Stefania.”Calcolai che fosse alta circa un metro e sessantacinque, quindi alcuni centimetri meno di me.Era bella da togliere il fiato. I lunghi capelli castani cadevano mossi sulle sue spalle. La sua pelle portava ancora i segni, come avevo notato il giorno prima, dell’abbronzatura estiva e quel residuo colore era diffuso uniformemente sul tutto il corpo, compresi i seni, segno che aveva l’abitudine di esporsi al sole a petto nudo. I seni, per l’appunto, attirarono subito la mia attenzione. Non erano molto grandi (neanche piccoli, a dire il vero, una via di mezzo) ma erano particolarmente rigidi e stavano con fierezza in su. Era magra e ben modellata. Il suo corpo non presentava segni di ...