1. Partenza con sbandata


    Data: 31/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... fine di quello che le ha prese l'altra volta.”
    
    Il suo sorriso si spense subito. Si fece serio e mi disse:- “-Non facciamo piazzate, parliamone in privato tra persone civili”
    
    Cazzo! Reagendo in quel modo garbato segnò il primo gol anche nella nostra partita a due.
    
    Di colpo non lo vidi più come uno dal quale dovermi difendere, si era conquistato la mia simpatia (e già godeva la mia ammirazione come attaccante nel gioco del calcio e la mia invidia per la sua fisicità e bellezza estetica, nota in tutto il liceo ed altrove).
    
    Ovvio che quando aggiunse: “Vado a mettere miscela nel motorino, al distributore; ti aspetto lì per parlarci” accettai e lo seguii a piedi. Si trattava di percorrere solo qualche centinaio di metri, per giunta, più di due terzi avrei dovuto comunque percorrerli per raggiungere la fermata dell'autobus che mi avrebbe riportato a casa.
    
    Autobus che transitò mentre io stavo percorrendo il tratto dalla fermata al distributore, cioè avrei potuto prenderlo, invece avevo scelto già aspettare il successivo, che sarebbe transitato dopo venti minuti. Tempo non sprecato se serviva a mettere le cose in chiaro una volta per tutte, con Daniele.
    
    Cazzo, no!
    
    Appena mi fu possibile arrivare a vedere l'area del piazzale scoprii che alla pompa di rifornimento Daniele non era solo. Con lui e con un altro motorino c'era anche Pietro.
    
    Maledetti!
    
    Soprattutto Daniele, tanto che Pietro fosse stronzo lo sapevo, ma Daniele no. Mi aveva detto “Parliamone ...
    ... tra persone civili” e poi mi aveva teso la trappola nella quale stavo per cadere!
    
    Vigliacco, viscido, perfido. Con uno solo non avrei temuto affronti e confronti, ma con due no, e poi Daniele aveva due o tre anni più di me, era già quasi uomo adulto lui, mentre io era un giovincello post-adolescente. In quella fascia d'età due o tre anni, la differenza la fanno e come. Capii che la cosa migliore era battere la ritirata e, fatto dietro-front, tornai verso la fermata dell'autobus, odiando Daniele anche perché, oltre l'ingannarmi, mi aveva fatto perdere la corsa precedente.
    
    Quando io ero già alla fermata da qualche minuto arrivò Daniele col motorino, si fermò, e mi disse: ”Ti ho visto sai, venire al distributore. Perché sei tornato in dietro? Non dovevamo parlarci?”
    
    Ironicamente gli dissi:- “Parlarci da persone civili, vero?” Il mio sguardo era feroce, fulminante.
    
    ”Non capisco perché sei così acido – disse - Prima mi hai affrontato con tono minaccioso, adesso sprizzi rabbia da tutti i pori. Cos'è che non ti garba di me?”
    
    “Me lo chiedi? Non ci arrivi da solo?”
    
    Daniele abbassò il capo e con espressione seria disse:- “Scusami. Se ti riferisci alle attenzioni che ti rivolgo, l' ho fatto perché pensavo ti piacessero, non per contrariarti. Speravo che...Sì, insomma, pensavo di piacerti, se non è così diciamo che è un peccato perché a me tu piaci da morire. Ciao.”
    
    Senza darmi tempo di replicare aveva accelerato e partito col suo motorino, impennandolo, credo ...
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