1. Partenza con sbandata


    Data: 31/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... involontariamente.
    
    Altro capovolgimento di emozioni e sentimenti dentro di me Di nuovo un ribaltamento e ritorno dall'astio alla simpatia, anzi di più. Mi aveva detto di piacergli, di sperare che lui mi piacesse. Cos'era? Forse una mezza dichiarazione d'amore? Come in un film rivedi nella mia mente tutte le scene del suo attendere le mie entrate ed uscite dal liceo, le sue passeggiate davanti alla mia aula, i suoi sorrisi, le sue strizzate d'occhio, ogni suo gesto e all'improvviso non mi erano sembrate più sfottò e derisioni, ma gesti di corteggiamento.
    
    Fui preso da agitazione e da un turbinio di sentimenti. Non mi resi conto di quando presi l'autobus come un automa, per mera abitudine, di quando avevo viaggiato, ero sceso alla solita fermata e camminato fino ad arrivare a casa dove mi ritrovai quasi inconsapevolmente.
    
    Ero shoccato dall'inattesa “dichiarazione” di Daniele ma anche dal fatto che non mi stupivo né scandalizzavo che lui, il conclamato idolo di tutte le liceali, il super bello del liceo, il bravo calciatore attaccante, l'idolo, aveva detto parole affettuose ad un altro ragazzo. Tutto questo mi sembrava, addirittura normale.
    
    Quello che mi stupiva era che avesse rivolto le sue attenzioni su di me, un anonimo ragazzetto del primo anno, e per di più io ero stato uno “chiacchierato”, ingiustamente ed immeritatamente “chiacchierato” ma probabilmente lui non lo sapeva che le voci girate sul mio conto erano false, destituite di ogni fondamento. Anzi, ...
    ... chissà, forse proprio quelle voci lo avevano incoraggiato ad esporsi, a farsi avanti.
    
    Cribbio che gran confusione che avevo dentro la testa e quanta confusione c'era anche intorno a me. Ero stato accusato di essere omosessuale quando non era vero, o almeno quando forse non ne ero consapevole. Mi ero incazzato ed offeso per quella calunnia, ero arrivato alle mani con Pietro per rimarcare la mia normalità e adesso che uno, non uno qualunque però, ma il più figo di tutto il liceo, mi aveva trattato da omosessuale con garbo e non con derisione, mi stavo dispiacendo di non esserlo davvero.
    
    Ma quale concentrazione sui compiti! Solo a Daniele ed alle sue parole pensavo, con una sola piccola, fumosa remora: perché stava al distributore con Pietro?
    
    Il resto era tutto un turbinio di sensazioni mai provate prima. Ero arrabbiato con me per avere, forse, scoraggiato Daniele, speravo che tornasse alla carica nei giorni successivi, per poterlo invece incoraggiare perché adesso lo volevo come amico, come ragazzo mio, come amante.
    
    Anzi no. No! Subito la paura mi bloccava.
    
    Non la paura di accettarmi come omosessuale, al contrario, quello di non esserlo abbastanza. Di non essere all'altezza delle aspettative di Daniele. No, non potevo accettare la sua proposta, se me l'avesse fatta di nuovo, perché non ero alla sua altezza. Lui era fisicamente già completamente sviluppato, come un uomo adulto; sarebbe rimasto deluso dal mio pene già grande ma non come il suo che immaginavo grande, ...
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