1. Miss Francesca - sabato


    Data: 31/03/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... iniziamo. Paolo si sforzò di rilassarsi. Quello che aveva visto era più grosso del dildo che una sua amante aveva voluto usare su di lui. Qualche anno prima aveva provato il piacere della sodomia, ma la sua partner era stata premurosa e gentile e non l’aveva sodomizzato a lungo, ma solo penetrato con il giocattolo di gomma, lasciandolo disteso sul letto. Francesca spalmò il gel attorno al fallo finto, puntò il grosso glande contro il suo ano e spinse. Paolo si impose di rimanere rilassato mentre il grosso membro si faceva strada nel suo corpo. La butt plug aveva effettivamente allargato il suo retto e provò solo un fastidioso senso di raschiamento durante l’introduzione. - Lo senti, verme? Il cazzo è entrato tutto. Avevo ragione a farti tenere il giocattolo nel culo per qualche ora. Adesso mi dici cosa sei? - Sono uno schiavo felice di aver accontentato la sua padrona. - Chi ti ha messo in testa questa idea? – chiese Francesca con un sogghigno - non sai neppure cosa mi rende felice! Pensi che mi basti infilarti un grosso cazzo nero nel culo? Ti sbagli di grosso, mio caro. Ridammi la risposta e tieni conto di chi solitamente si presta a farsi inculare. - Sono un verme bisessuale che farà felice la sua padrona. - Già meglio, porco. Ma se pensi che nei video che guardi per segarti, chi si fa inculare di solito lo fa per mestiere. Riprova e vediamo se ti eviti una punizione. - Sono una troia gratuitamente a disposizione della mia miss – rispose Paolo, dove aver riflettuto per ...
    ... una decina di secondi. - Bravo, verme schifoso! Sei proprio una troia e come tale sarai trattato. Iniziò poi un lento andirivieni che aumentò progressivamente in frequenza. Paolo si sentì scanalare il retto dapprima con un senso di piacere, grazie al leggero sfregamento che subiva lo sfintere dal membro lubrificato, poi la velocità e la forza che Francesca impresse ai movimenti si tramutarono nella discesa verso l’inferno. - Allora, che ne dici, troia? È bello sentirsi il culo trattato in questo modo? Le senti le palle che si schiantano contro le chiappe e la punta che pare uscirti dalla gola? Perché non commenti, verme? Dimmi qualcosa…comincia a farmi felice. - Io…sento che fa male, ma che allo stesso tempo…mi fa sentire vivo – rispose con il fiato mozzato – è vero: sento…come se il membro fosse arrivato allo stomaco. E pare che debba arrivare in gola entro poco. - Pensa a quante volte mi sono sentita come te, porco. Mi sono dovuta piegare ai ragazzi che mi convincevano che era necessario un rapporto per dimostrare loro il mio amore. Bella stronzata! Tu, ora, ne porterai le conseguenze e spero che anche loro, un giorno, trovino una come me che gli spacchi il culo! Anzi, no: meglio che li convincano che è meglio se il culo se lo facciano spaccare da un gay attivo, così aggiungeranno l’umiliazione al dolore. Francesca aveva afferrato il membro del suo schiavo e iniziò a masturbarlo. - Nonostante tutto, è bello duro! Ti piace, eh? Troia! Sei una vera puttana a godere nel farti ...
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