1. Gente della notte


    Data: 01/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... mi danno le montagne russe. Poi mi abbandonai definitivamente, lasciai entrare completamente Melanie. Non ero vergine, da anni la mia ragazza mi sfondava abitualmente con il suo strapon, ma una sensazione come quella non l'avevo mai provata. Mi sentivo lacerato dal piacere. Melanie non voleva farmi male, quindi il suo ritmo inizialmente era davvero dolce. Le sue mani mi tenevano per i fianchi. Incominciò a muoversi sempre più velocemente, percepivo chiaramente la dilatazione del mio ano. La presa sui fianchi si fece più decisa, appoggiai la faccia su una tovaglia bianca a pois rosa. Non potevo urlare come avrei voluto, quindi mi infilai un lembo della tovaglia in bocca. Intanto Melanie aveva iniziato a prenderci gusto, mi arrivò il primo schiaffo sul culo. Il suo enorme uccello ormai non trovava più alcuna resistenza. Non so di preciso per quanto mi scopò, avevo completamente perso la cognizione del tempo. Ogni centimetro del mio corpo era pervaso dal piacere. Dopo un tempo indefinito, sentii il cazzo di Melanie uscire per l'ultima volta. Rimasi immobile, con il culo ancora rivolto verso l'uccello che lo aveva appena sfondato. Vidi il serbatoio del mio preservativo pieno, non mi ero accorto di aver eiaculato. Riuscii a rimettermi dritto, anche se con un po’ di fatica. I brividi di piacere, che ancora giravano impazziti lungo tutto il corpo, mi rendevano complicati i movimenti. Intanto Melanie si era già ricomposta, pronta per tornare al lavoro. Ci salutammo calorosamente, ...
    ... poi la feci uscire dalla porta della lavanderia che dava direttamente sulla strada. Chiusi a chiave e finii di sistemarmi, in breve fui pronto per tornare nella hall. Sembrava tutto tranquillo. Mancavano ancora un paio d'ore al cambio turno, salii sul tetto per fumarmi una sigaretta. Dopo essere stato scopato in quel modo non desideravo altro.
    
    Dal sesto piano il panorama era meraviglioso; da una parte il mare Adriatico, con l'orizzonte che timidamente iniziava a illuminarsi, dall'altra il Monte Titano, ancora avvolto dal buio della notte. Mi appoggiai alla ringhiera e pensai a quanto successo. Era stato davvero meraviglioso, su questo non c'erano dubbi. Ancora stavo godendo.
    
    Però, a cose fatte, il senso di colpa verso la mia compagna era tornato. Potevo raccontarmi la scusa che non lo avevo cercato, era capitato dal nulla. Ma allora perché avevo scattato le foto al mio uccello, con la chiara intenzione di mostrarle a Melanie? Perché volevo che andasse a finire così. Alla fine la verità era che sentirmi desiderato da una puttana, mi aveva fatto perdere la lucidità, che solitamente mi appartiene. Ovvio che posso sempre pagarla, una puttana, se ho intenzione di farci del sesso, ma in questo caso contava la spontaneità. Non ho mai pagato per scopare, non direttamente almeno. Con Melanie il contatto era stato spontaneo, fuori dalle sue questioni di lavoro. Lei mi voleva.
    
    Ad oggi ancora la mia ragazza non ne sa nulla, ma il momento in cui ne potremo parlare sembra sempre più ...
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