Folle anniversario a roma - Racconti Erotici

Folle anniversario a roma

... tutto, come per ripulirlo e infine, con delicatezza, riprese l’elastico delle mutande e lo rimise dentro. Lui aveva il respiro affannoso. Lei si alzò sul sedile e con una naturalezza estrema mi sorrise. Io mi avvicinai e lei mi baciò a bruciapelo, con la bocca ancora piena di sperma di quello sconosciuto. Che troia, pensai io, mentre mi concentravo per non venire all’istante.

- “Si ricorda ancora il nome e la via dell’albergo vero?” disse Cinzia con naturalezza.

Lui secondo me non riusciva nemmeno a parlare talmente era incredibile quella situazione. Io dietro avevo il pisello durissimo in mano e non vedevo l’ora di essere da sola con lei, per ringraziarla per quell’incredibile spettacolo. Il tassista, quasi timido e ancora incredulo, rimise in moto la macchina e guidando spedito ci portò davanti al nostro hotel. Senza dire una parola e senza nemmeno incrociare lo sguardo con il tassista siamo scesi. Il taxi è ripartito, io e Cinzia sul marciapiede, adesso faceva freddino. Ci siamo guardati, lei sorrideva, io avevo probabilmente una faccia da porco assatanato. Ci siamo baciati, un bacio inizialmente maiale, poi piano piano più dolce, per poi ritornare maiale e ancora dolce, sempre con il sapore del pompino di sottofondo. L’ho abbracciata e l’ho spinta ad entrare, abbiamo chiesto le chiavi della nostra stanza e abbiamo preso l’ascensore. Eravamo al quarto piano. All’altezza del secondo ho schiacciato “alt” e ho iniziato a scoparla lì, tirandole su il vestito. Quella notte l’abbiamo fatto cinque volte, fino a quando, dopo l’ennesimo bacio, ci siamo addormentati, sempre più innamorati.

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