1. Esultanza e gioia nel danno


    Data: 06/04/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Conoscerla, essere in relazione e in seguito frequentarla per me fu certamente un caso, per l�origine d�un incidente d�auto di poco conto. In quell�occasione civilmente ed educatamente discutemmo della dinamica e delle colpe di ciascuno di noi, in ultimo ci scambiammo i numeri di telefono per accordarci sulle denunce e sulle segnalazioni da compiere. Due giorni dopo c�incontrammo presso la sua assicurazione per definire la questione e per risolvere tutto. Fu in realtà un incontro molto compassato e formale, oserei dire più distante e più freddo della sera dell�incidente, in ultimo conclusi gli incartamenti da produrre ci accomiatammo con l�intento di rivederci, intanto che la sua espressione costante e incancellabile si poggiava nei miei occhi.Alcuni giorni dopo io rimuginavo ancora di lei, rievocando quello sguardo intenso e prolungato dell�ultima volta, perché la sensazione che sperimentavo era come se quegli occhi m�avessero colpito più al presente che quel giorno prima, perché si trattava d�un effetto ritardato che s�insinuava lentamente, però amabilmente e inevitabilmente. Lei era bella, emanava anche un certo fascino che s�introduceva lentamente tra i miei pensieri, io cercavo di capire che cosa m�avesse colpito e impressionato come tipo donna, ma coscienziosamente non lo afferrai. L�indomani, mentre ripercorrevo la stessa strada dell�incidente, mi ritrovai a cercarla in ogni angolo della piazza, in ogni auto in transito e perfino parcheggiata. Cominciai ad avere l�idea ...
    ... e la sensazione che ci fosse in lei qualcosa d�intrigante, d�irresistibile e altresì di smisuratamente fascinoso. Di lei non conoscevo nulla tranne il nome e il cognome, oltre che il suo numero di cellulare. Già, il suo cellulare, dovevo capire che cos�era quest�ossessione, in un attimo decisi di chiamarla:�Buongiorno, sono Vittorio, si ricorda di me?�.�Buongiorno Vittorio, certo che mi ricordo, come potrei non richiamarlo alla memoria?�.�Io vorrei farmi perdonare per l�accaduto. Le andrebbe d�uscire per cena una di queste sere?�.�Certo che lei &egrave davvero un bel tipo, sa? Prima mi scassa mezza macchina e adesso m�invita addirittura a cena�.�Allora, &egrave un sì o un no?�.�Va bene, si va a cena e paga chi ha torto, giusto?�.�Che paghi io &egrave una condizione, un patto�.�Allora alle nove di stasera�.�Va bene, alle nove�.Io cercavo di convincermi d�andare a quel ritrovo oltre a intuire e a scoprire che cosa c�era realmente in lei che mi colpiva e che s�insinuava in me come un tarlo, piuttosto che per provarci. Arrivai al ristorante dieci minuti prima delle nove, mentre lei stava parcheggiando proprio in quel momento:�Salve, possiamo darci del tu? Io mi chiamo Vittorio�.�Io sono Alice�.Ci accomodammo a un tavolo in disparte, durante la cena discutemmo dei fatti del giorno, di noi e del nostro lavoro, in ultimo scoprii che lei era ammogliata e che il coniuge era sempre fuori per motivi di lavoro. Lei aveva quarantaquattro anni d�età, era affascinante con un corpo tonico e ...
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