1. Esultanza e gioia nel danno


    Data: 06/04/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... dai modi raffinati, con un viso da brava bambina e dallo sguardo intenso e profondo. Lei mi fissava per pochi secondi, eppure era uno sguardo netto, totale. In quei pochi secondi mi esaminava e mi scrutava dentro, mi possedeva e mi spogliava, in quanto era carico di libidine e di passione. Ecco, che cosa c�era nel suo sguardo che mi colpiva e che si era insinuato con quell�effetto ritardato e che mi portava nel pensarla di continuo, adesso avevo finalmente capito.Era uno sguardo da cacciatrice, da femmina in calore, da predatrice, perché sembrava volesse azzannarti da un momento all�altro, sì, era lo sguardo di una belva felina. Da quel momento io la guardai sotto un�altra veste, visto che mi resi conto che era una donna piacente, provocante e sensuale. In quell�occasione cominciai a scrutarla con un altro occhio, le guardavo il collo, la zona dove si attacca l�orecchio, dove i suoi capelli biondi diventavano dei peli talmente sottili da essere quasi invisibili. Una zona da dove avrei iniziato a leccarla e baciarla. Già, era proprio così.In quel preciso istante mi riscoprii a guardarla e a fantasticare su di lei, visto che mentre lei conversava io continuavo a scoperchiare la sua femminilità. Mi ero soffermato a osservare le protuberanze dei seni, dato che potevano essere tra la seconda e la terza misura, cosicché fintanto che lei parlava, io mi vedevo con la bocca sulle sue tette, perché le stavo già pregustando.�Vittorio, tu non mi stai prestando attenzione, vero? A che ...
    ... cosa pensi?� - esordì lei in modo improvvisato.�Scusa Alice, mi sono distratto un istante�. Che comportamento e che figura: io ero diventato tutto rosso, giacché notai la mia istintiva e spontanea erezione, un�eccitazione dolorante.In quel momento mi resi conto di desiderarla notevolmente attratto da un impulso animalesco, irragionevole e quasi brutale. Lei sembrava aver pienamente decifrato e indovinato i miei pensieri. Il suo sguardo era di piena e di pura soddisfazione, la sua bocca esprimeva quasi un ghigno d�approvazione e di piacere. Lei continuò a parlare, mentre io la vedevo già sotto le mie grinfie, però la stavo scopando solamente con la mia immaginazione, la stavo possedendo. In quel momento fui però interrotto dal suo sguardo interrogativo, poiché non stava più parlando, adesso lei mi guardava in silenzio e basta, in quell�attimo mi sentii come un bambino sorpreso con le mani dentro il barattolo della marmellata.�Vittorio non fantasticare su di me, io sono vera e per giunta sono qui davanti a te� - mi disse punzecchiandomi abilmente sottovoce.La mia eccitazione era diventata talmente forte che il mio pene e i miei testicoli sembravano stritolarsi nelle mutande. Non mi curai più d�essere educato e gentile, io non ero più un uomo con il proprio contegno, in quel preciso momento mi sentii un vero animale.�Alice decidi tu, da me oppure a casa tua?� - le dissi immediatamente, senza rendermi conto di quello che stavo facendo o dicendo.Lei mi guardò per un tempo lunghissimo ...