1. Corna per vendetta.


    Data: 10/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: fedeman_05

    ... anche se manifestava il suo disgusto per la situazione in modo grintoso ed energico. Mi chiese come stavo e come mai ero lì a far la spesa. Le spiegai che Miky era a Cannes con delle amiche e io mi godevo il week end da solo. Non gliel'avessi mai detto. Riattaccò una filippica sul fatto che Matteo le proibiva di uscire con le sue amiche mentre lui usciva quasi tutte le sere. Lei comunque, mi disse, aveva scoperto che lui la cornificava. Non era ancora riuscita a raccogliere le prove ma ne era certa. Diceva che Matteo e il suo amico Andrea uscivano coprendosi a vicenda con le proprie mogli mentre andavano in giro per locali e si portavano con loro le rispettive segretarie. Era ormai passata un'ora. Cercai di salutarla dicendole che si era fatto tardi e che forse sarebbe dovuta tornare a casa. Mi rispose, tanto per non cambiar discorso, che era a casa da sola perchè i bambini erano in vacanza studio in un college di Londra e Matteo era andato con il suo amico Andrea a fare un week end in barca a vela. Intanto, per cercare di chiudere la conversazione che ormai mi aveva logorato ero arrivato alla macchina. La guardò e ne rimase affascinata. Mi disse che le piaceva molto la mia Audi sportiva e che le sarebbe piaciuto andare a fare un giro. Mi propose di organizzare una serata prima del ritorno dei loro figli dal campus estivo. Accettai e feci per salutarla promettendole che ci saremmo visti sicuramente. Salii in macchina e mentre facevo manovra per uscire dal parcheggio la ...
    ... guardai bene. Era proprio bella. Le passai di fianco mentre si dirigeva alla sua auto, abbassai il finestrino e la salutai. Lei contraccambiò e io me ne andai. Arrivai a casa, mi feci una doccia e cenai in modo leggero. Mi venne voglia di un gelato, aprii il freezer e non trovai nulla. Mi misi una camicia e dei bermuda e salii in macchina dirigendomi alla mia gelateria preferita. Entrai e incontrai di nuovo Veronica. La riconobbi riflessa nello specchio. Mi avvicinai, la salutai e lei rimase stupita e feci cenno alla commessa che avrei pagato io. Presi anch'io il mio gelato e ci sedemmo nei tavolini fuori. Lei dapprima si scusò dello sfogo di qualche ora prima ama poi senza neanche accorgersene riprese con le sue confessioni/lamentele. Le squillò il telefono. Era Matteo. Parlarono per qualche minuto e poi si salutarono. Mi raccontò che, tramite un software per ritrovare il telefono in caso di furto, lei era in grado, in ogni momento di saper dove fosse Matteo e in più di un'occasione lo aveva chiamato chiedendogli dove fosse e lui le aveva dato risposte diverse da dove il software lo localizzava soprattutto quando era in ufficio da solo con la segretaria. Veronica proseguì quindi convinta e notai che la sua espressione in volto era cambiata; era un misto di rabbia e di voglia di riscatto, di rivincita. A quel punto decisi di prendere la palla al balzo. Avevamo finito il gelato e la mia macchina era lì di fronte. Aprii con il telecomando a distanza e le quattro frecce lampeggiarono ...