1. Corna per vendetta.


    Data: 10/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: fedeman_05

    ... attirando l'attenzione di Veronica. "Lo vedi, ti sta chiamando. Ti chiede se ci porti a fare un giro" le dissi sorridendo. "Ma no, che dici. Non me la sento" mi rispose. Mentre le frecce lampeggiavano ancora una volta le dissi: "Guarda che insiste, la conosco. Se non accetti si offende" e mentre le consegnavo le chiavi scoppiammo in una risata. "Spiegami come si fa" mi disse appena salita. La presi in giro e le dissi che con il pedale destro si accelerava, con quello a sinistra si frenava mentre il cerchio nero davanti a lei serviva a far girare la macchina a destra e sinistra. Era divertita e scoppiò a ridere. Mi chiese poi una serie di informazioni su come guidare un auto con il cambio automatico e io la esortai a guidare e partire. Appena partì le dissi di scegliere lei dove andare. Imboccò così la strada che portava al lago. Guidava divertita e il suo volto era rilassato e i suoi occhi avevano una nuova luce. Arrivammo sul lungolago e vidi che Veronica svoltò nella strada in salita che portava sulla cima del colle dove un ampio spazio dava la possibilità di godere della bella vista e di una leggera brezza estiva. Arrivammo e il parcheggio era super affollato ma fortunatamente trovammo posto. Dall'auto notammo le coppie che passeggiavano e si baciavano. Scendemmo e ci avviammo anche noi verso la passeggiata quando vidi Veronica scurirsi di colpo: "Andiamo via!! Dai veloce, c'è la sorella di Matteo con il marito e il figlio. Se mi vedono cosa invento". Mi diede le chiavi e ...
    ... risalimmo in macchina velocemente. Lei si rannicchiò sul sedile del passeggero e sulle mie gambe. La cosa mi fece arrapare. Avevo il suo viso praticamente sul mio cazzo. Accesi la macchina e ripartii. Appena usciti dal parcheggio riprendemmo la strada verso la gelateria. Se da un lato ero contento della presenza di Veronica e di quel piccolo fuori programma che mi aveva fatto arrapare, dall'altro mi ero stancato di gironzolare senza una meta così le chiesi dove aveva parcheggiato così la potevo portare a casa. Mi disse che era a piedi e che l'avrei potuta portare a casa senza problemi, lì era sola. Arrivammo sotto casa sua e con mia sorpresa mi disse che stava vivendo una sensazione inaspettata, come se fosse stato il primo appuntamento. nell'imbarazzo più totale mi si avvicinò per salutarmi baciandomi sulla guanci. Le nostre labbra si sfiorarono e un brivido ci percorse la schiena. Ci guardammo fissi negli occhi e le nostre labbra si unirono. Iniziammo a baciarci appassionatamente e le nostre mani avide di passione iniziarono ad esplorare i nostri corpi. Le nostre lingue si intrecciavano in modo osceno, le nostre labbra umide scorrevano lungo il nostro collo. Le infilai una mano sotto al suo abito e lei mi fece subito spazio. Corsi con le dita lungo le sue gambe sode e calde e arrivai a sfiorare i suoi slip. Sussultò leggermente mentre con l’indice percorrevo il suo inguine. Mi infilai sotto l’elastico e toccai il suo pelo. Il mio cazzo era duro e la nostra eccitazione era ...