Bocca di miele
Data: 11/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Arzacchio
... avrebbe voluto uscire, forse scappare, forse volare via, ma certo non soffrire in quella situazione. Mi offrì il collo che baciai a lungo, annusando il calore dei suoi lunghi capelli sudati, come una medicina per la mia voglia di possederne l’odore. Come mi piaceva scivolare intorno la sua bocca, leccarne gli angoli ed entrare in essa per scontrarmi con la sua, rapida al contrario della mia, lenta, pesante, che si bagnava della saliva che mi donava e che mi sembrava di bere come alla fonte della gioia.
“Roberta ti prego sto impazzendo. Andiamo via di qui. Vuoi venire a casa mia? Sono solo stasera” le dissi staccandomi a malincuore dalle sue labbra.
“Va bene” rispose con voce calma “però non facciamo tardi. Avverto mia madre” e prese il cellulare per chiamare casa ed avvertire i genitori con i quali viveva ancora.
Ci alzammo dandoci la mano ed un piccolo bacio sfiorato e rubato ai secondi che passavano. Ora non eravamo più lenti e quasi non dicemmo più niente come se non avessimo più niente da dirci, assurdamente silenziosi. Quando c’è la fisicità sembra che non occorrano più le parole, ma solo uno stringere le dita ed una carezza leggera.. Andammo via in auto e lei mi pose una mano sulla coscia, accarezzandola mentre guardava avanti, verso la strada. Una volta arrivati sotto casa, si girò dal suo posto e mi mise le braccia intorno al collo, offrendo la bocca ai miei baci e poggiandosi a me che non dovetti fare altro che passarle le braccia attorno al corpo e ...
... stringerla e mantenerla dritta. Chiuse gli occhi. E mi spinse con forza indietro per farmi poggiare sul poggiatesta. Si bagnò le labbra facendo fuoriuscire la saliva con la lingua. Il liquido scese copioso dalla sua bocca finendo sulla mia. Sorpreso, rimasi bloccato con gli occhi aperti quando nel buio le vidi strofinare la bocca sulla mia come per verniciarla di acqua scivolosa e calda a labbra unite, bocca chiusa su bocca chiusa con un oscillare ritmico ma senza regole donandomi sensazioni e brividi mai percepiti prima d’ora. Le mie terminazioni nervose sembrarono urlare così eccitate e solleticate da movimenti inaspettati. E la sua lingua seguire le mie labbra mentre mi accarezzava ancora con le sue mani che stringevano la nuca ed i capelli. Io le passai le mani sulla schiena calda e nuda sotto un sottile maglione e mi incastrai le dita sotto il reggiseno che sembrava stringerla e toglierle il fiato. Non resistetti a non toccarla. La mia mano destra scese tra le sue cosce ricoperte dai jeans e stingendole carne morbida e calda, salì sul suo sesso stretto ricoprendolo con tutte le dita, ormai attanagliate senza la minima voglia di staccarsi. Lei gemette tra un sospiro e la ricerca della nostre lingue. Sembrava fosse ricoperta di miele, che inghiottii vorace.
Sotto i miei larghi pantaloni di velluto a coste indossavo i boxer. Il risultato fu che eccitato al massimo da quella situazione altamente erotizzante per me, in breve tempo divenne visibilissima l’erezione come se nascesse ...