1. Eccomi


    Data: 14/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: newmada

    ... potevamo appurare la cosa, senza sputtanarci tra gli amici?
    
    L'idea venne proprio a me, una volta che Agata mi riferì di aver sorpreso il fratello a segarsi.
    
    "Domani verrò a casa tua con il pretesto di dover studiare assieme; mi farò guardare cosce e figa da tuo fratello e tu, prima, avrai fatto scomparire dalla toppa la chiave della sua stanza, così che, una volta eccitato non possa chiudersi dentro. Poi, vedremo..."
    
    L'indomani ero a casa di Agata e mi sistemai al tavolo, alla maniera insegnata dalla nostra eroina "O", rivolta verso Rocco, che si stava divertendo alla play station.
    
    Agata era al mio fianco e poteva solo immaginare lo spettacolo che, sotto il tavolo, stavo offrendo al fratello; egli, infatti, più d'una volta, fu costretto a sospendere il ticchettio emesso dal suo joystick, proprio perché, evidentemente, qualcosa di molto più interessante poteva aver catturato la sua attenzione.
    
    Ad un certo punto, smise di giocare e corse in camera sua.
    
    Io ed Agata, silenziosamente, ci avvicinammo alla porta, dove dal buco della serratura, potevamo scorgere Rocco e quello che faceva.
    
    Era nudo, steso sul letto, con il membro in mano e se lo menava furiosamente.
    
    Guardai Agata e dissi:
    
    "Tranquilla, lascia fare a me", abbassai la maniglia della porta ed entrai.
    
    Rocco mi guardò con la sorpresa di chi vede un extraterrestre ed io, per tranquillizzarlo, dissi:
    
    "Lo so, Rocco, sono stata io la causa della tua eccitazione e sono io che devo provvedere a ...
    ... farti scaricare... lasciami fare"
    
    Mi avvicinai a lui, glielo presi in mano e, masturbandolo dolcemente, appoggiai le mie labbra alle sue, scambiandoci un bacio con le lingue che si aggrovigliavano nelle nostre bocche.
    
    Una mano di lui mi tastò una mammella ed io, proseguendo nel dolce movimento di su e giù, gli permisi di raggiungere il capezzolo che, quasi, mi faceva male per quanto era indurito.
    
    Poi, sorridendogli, smisi per un momento, mi alzai dal letto e mi sfilai la gonna... sotto ero nuda e la mia figa gli apparve in tutta la sua sensualità.
    
    Con grazia gliela poggiai sulle labbra, mentre le mie prendevano possesso del suo pene, nella posizione del 69.
    
    Purtroppo tutta la vicenda doveva averlo portato all'esasperazione, perché avvertii solo poche slinguate alla passera, mentre io, con pochi affondi lungo l'asta, mi sentii inondare la bocca di vari schizzi di sperma.
    
    I primi mi giunsero direttamente in gola, per cui, per non soffocare, dovetti ingoiarli, ma gli altri li trattenni in bocca.
    
    Poi, recuperata la gonna, corsi da Agata e con lei scambiai un bacio al cardiopalma; le nostre bocche si riversavano l'un l'altra, assaporandolo, il risultato del godimento di Rocco.
    
    Fu un'esperienza magnifica che, proprio perché bella, ripetemmo diverse altre volte.
    
    Il tempo passava ed arrivò il mio primo ragazzo: con lui cominciai a scopare a più non posso, ma eravamo ragazzi e tranne quello fra noi non c'era altro.
    
    Poi arrivò il secondo e lì, cominciai a ...