1. Giochi di societa' (la versione di yoko) (1/3)


    Data: 16/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... abbastanza convincente e mi mise in risalto soprattutto l’aspetto divertente della situazione. E poi: quale soddisfazione sbugiardare John e Mario!
    
    Quando le dissi che mi avrebbe dato fastidio che John si mettesse a toccare le tette di altre donne, lei mi ribatté che di contro la situazione piccante l’avremmo goduta anche noi, forse anche più di loro.
    
    “Prova a pensare che ci toccheranno le tette tanti uomini, soprattutto dinnanzi a John e Mario!” e continuò “Non ti piacerebbe?”
    
    “Ma che vergogna!”
    
    “Dai, non fare la santarellina! Chissà quanti uomini ti hanno toccata e tu ora ti vergogni?”
    
    “Oh, ma che credi?”
    
    “Scusa, non volevo mica dire che sei una facilona! Che c’entra! Dico soltanto che tu, come me del resto, e come tutte le altre donne, non siamo mica alla nostra prima esperienza!”
    
    “Beh, questo sì! Ma la vergogna è uguale!”
    
    “Se non pensi a questo aspetto, il resto è soltanto piacevole!”
    
    Chiara, diabolica, voleva però rendere difficile l’impresa dei nostri mariti.
    
    Mi disse che voleva che alla serata partecipassero sei coppie: la loro, la nostra, più altre quattro coppie di amici. Mi chiese di scegliere e coinvolgere due coppie di amici nostri ed altrettanto avrebbe fatto lei.
    
    Non solo, ma mi chiese di fare in modo che le tette delle rispettive amiche fossero quanto più simili alle nostre. Se non quelle di tutt’e due le amiche, almeno quelle di una!
    
    Le risposi che non era cosa semplice andare a chiedere ad una amica di partecipare ad un ...
    ... gioco del genere. E poi chi le conosceva le tette delle altre?
    
    Lei mi rispose che in effetti andare a chiedere questa cosa non era semplice, ma, almeno per quanto riguardava lei, aveva già in mente un paio di amiche che forse avrebbero potuto stare al gioco.
    
    Anch’io, mentre lei parlava, avevo già in mente qualcosa, qualcuna.
    
    Ma l’atto di domandarglielo non sarebbe stato ugualmente semplice!
    
    E poi come l’avrei messa con la richiesta che le tette delle altre fossero simili alle nostre?
    
    “Beh, perché non hai mai visto le tette delle tue amiche?”
    
    “Forse di qualcuna, non di tutte! Per esempio le tue non le conosco!”
    
    “Nessun problema! Ti mando una foto e spero tu faccia altrettanto inviandomi una foto delle tue!”
    
    “Ma stai scherzando?”
    
    “No, perché? La tua osservazione è corretta. Almeno conosceremo le nostre tette e ci potremo muovere di conseguenza!”
    
    “E per quelle delle altre?”
    
    “Ti ripeto: ti sarà capitato di vederle a qualche tua amica! Per quelle invece a cui non le hai mai viste, potresti lavorare di fantasia! In fondo non ci credo che tu non abbia mai sbirciato di nascosto le tette delle tue amiche!”
    
    Ci accordammo. Ci saremmo sentite nuovamente il giorno successivo.
    
    Entrai nel panico. Innanzitutto perché non ero ancora del tutto convinta di quel che stavamo organizzando. E poi perché temevo quel che dovevo fare, temevo di dovere spiegare a delle amiche quel che volevamo organizzare. Che figura! Con che faccia andare a chiedere una cosa ...