1. LA MATURA DIRIGENTE


    Data: 18/04/2020, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: domrome

    CAPITOLO 01 - PREMESSA Anna Maria era una giunonica dirigente sulla cinquantina, alta e formosa fin da ragazzina aveva sofferto delle attenzioni morbose dei maschi. Quelle attenzioni che per molte sono miele, per lei, costituivano fastidio, forse per un’educazione repressa, forse per la sua particolare natura, ella subì sempre il rapporto con i pochi uomini della sua vita, senza mai viverlo appieno. All’età di 20 anni si sposò, intatta nella natura, regalò la propria verginità al marito, fingendo un godimento che non provò, né quella notte, né nelle successive, Né nei lunghi dieci anni che la portarono alla separazione. Il marito la lasciò improvvisamente, con una figlia di appena un anno e senza alcun fondo. A trent’anni, dovette inventarsi una vita, trovare un lavoro. Come sovente capita, proiettò nel lavoro le sue aspettative, gli studi compiuti le furono di aiuti ed oggi occupava un posto dirigenziale in un’importante compagnia di comunicazioni. La sua vita scorreva tranquilla, la figlia ormai sposa e madre, ella si dedicò al suo lavoro avendo solo poche relazioni negli ultimi vent’anni. Il cielo più sereno può essere squarciato da un lampo estivo che manifesta temporale intenso. Le nostre fugaci esistenze, anch’esse, possono essere attraversate da intensi e subitanei lampi che scuotano le nostre anime. Può succedere a ognuno ed anche ad Anna Maria capitò un giorno. La primavera aveva inverdito i prati e i fiori aprivano i boccioli a bearsi del sole sempre più caldo. ...
    ... Anna Maria sentiva quel richiamo, lo attribuiva al piacere del sole che si donava e mai aveva pensato che quel risveglio interiore potesse travalicare la spiritualità, mai suppose che potesse trascendere fin nel fisico, mai considerò che quella forza potesse avere un ragionevole legame con una voglia di vita che lungamente aveva represso. Fino a quel giorno.Roberto era un professionista appena più giovane di Anna Maria, un uomo normale che aveva in dote il fascino della sua forte personalità che sovrastava il pur gradevole aspetto. L’incontro avvenne in modo banale; si trovarono di fianco ad una fugace colazione in un bar e lui diede il passo a lei uscendo. Lei apprezzò molto quel gesto gentile quanto spontaneo e si portò a considerare quanto la gentilezza e l’educazione andasse sfiorendo e, quasi per riconoscenza, si voltò brevemente per uno sguardo riconoscente che egli ricambiò con un luminoso sorriso. L’intensità del suo sguardo quasi la fece arrossire, e la bloccò per quell’attimo sufficiente a farsi avvicinare da lui che le chiese “Tutto bene?”. “Sono semplicemente rimasta felicemente sorpresa della sua gentilezza, è così raro oggi”. “E’ assai più raro trovare chi apprezzi l’educazione e la cortesia piuttosto che gli stessi gesti”. In breve, bastarono quelle frasi di circostanza a rompere il ghiaccio e ad attrarre l’una verso l’altro. Conquistata dall’eloquio di Roberto, dalla sua lucidità nell’esporre le proprie tesi, sempre suffragate da ragionamenti calzanti, Anna Maria ...
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