1. LA MATURA DIRIGENTE


    Data: 18/04/2020, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: domrome

    ... tuo sollievo; conosco Roberto da molto tempo, è un uomo fantastico, che sa percorrere i meandri più reconditi della mente; egli saprà renderti felice, dovrai solo meritarlo.” Quasi piangente Anna Maria rassicurò Elena della propria devozione e della sua obbedienza a Roberto e si lasciò condurre in un altro salone dove le furono sistemati i capelli e mentre il parrucchiere si attardava nell’acconciarla, la ragazza africana le solleticava i seni, sempre senza mai toccare il capezzolo, solo sfiorandolo a volte. Si sentì sobbalzare ogni volta. La matura dirigente era ormai un animale in cerca di soddisfazione e se le parve interminabile il tempo che mancava alla sera, le tornò in mente quanto aveva detto Elena, “fai maturare il fascino dell’attesa”. Capì che non poteva far altro e si predispose mentalmente ad attendere la sera. Si sentì sollevata anche se i suoi capezzoli gonfi e ormai doloranti testimoniavano una tensione interiore mai vissuta.Si giunse infine alla scelta dell’abbigliamento adatto. Anna Maria aveva un fisico giunonico, alta 175 cm, era abbondante di forme con un peso che sfiorava i 70 chili, bionda, occhi verdi, aveva una generosa misura di petto, con aureole non molto estese e capezzoli che ora, duri, sembravano due splendide ciliegie. Una leggera pancetta introduceva a dei fianchi abbondanti che contornavano un sedere maestoso e sodo, due lunghe gambe introducevano a delle caviglie sottili e dei bei piedi che aveva sempre curati.Elena le fece provare ...
    ... infiniti vestiti e intimi sempre più audaci. Infine le scelse un completo di seta blu, con un reggiseno che le alzava maestosamente il generoso seno e delle culottes morbide che contornavano e abbellivano le sue generose misure. Non mancò di completare gli indumenti a pelle con uno splendido reggicalze e delle calze, ancora blu, che rendevano onore al biancore delle sue carni. Sandali blu, di tacco medio, finivano la prima vestizione. Un abito lungo con generosi spacchi laterali e che valorizzava la sua scollatura completava l’opera. Elena l’avvisò che, a evitare che potesse cadere la sua attesa e che potesse darsi sollievo, sarebbe dovuta rimanere con lei fino a sera, completamente nuda e con la ragazza africana che l’aveva in consegna, prima dell’ora fissata, una truccatrice avrebbe completato l’opera.Si dispose quindi in un salottino, con la massaggiatrice africana che la solleticava di continuo, ora massaggiandole le cosce, soprattutto partendo dal dietro del ginocchio e salendo ora lungo l’interno ora lungo lesterno, ora solleticandole i seni. Più volte Elena giunse sull’orlo del godimento, sempre la ragazza seppe fermarsi, procurandole strazianti delusioni. Si accorse che, proprio per far maturare il fascino dell’attesa, queste dolorose interruzioni le piacevano poiché erano dedicate a Roberto, questa persona appena conosciuta che già prepotentemente era entrata nel suo cuore. Ogni tanto aveva un poco di tregua dall’incessante lavoro di mani della massaggiatrice e si fermò a ...