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Non ragioniamo di loro 2
Data: 19/04/2020, Categorie: Incesti Autore: miriana
... muovermi e persino di pensare. Ed ancor meno quando Pamela si tolse la leggera T-shirt che la ricopriva, si sdraiò sul letto fra di noi e iniziò a baciarmi sulla bocca, mentre con una mano lo menava a suo fratello con rapidità. Se devo essere sincera, non era la prima volta che avevo un contatto così intimo con un’altra donna, ma con la sorella di Alex, lo sentivo più eccitate che mai, soprattutto quando si era poi appropriata della mia vagina, ancora grondante dello sperma riversato dentro di me da suo fratello. “ Non la ricordavo così buona la linfa di mio fratello. Probabilmente è mischiandosi con la tua che è migliorata … ” aveva dichiarato confermandomi, forse volontariamente, di avere avuto precedenti contatti sessuali con il focoso Alex. Dopo essersi messa su di me nella classica posizione del sessantanove, mi aveva stretto il capo fra le sue gambe costringendomi quasi a leccargliela; cosa che non mi dispiacque affatto e che contribuì ad eccitarmi quasi come mi era accaduto prima con Alessandro, il quale, nel mentre, si era posizionato dietro di lei e, spostandomi la lingua col membro, si era inserito in sua sorella con un colpo solo, lasciando a me il compito di leccargli i testicoli penzolanti. Non ebbi il tempo di invidiarla o di rammaricarmi poiché, subito dopo, aveva usato a me lo stesso trattamento, anzi, aveva anche impegnato la mia seconda via adducendo la scusa che sua sorella era troppo dilatata, rispetto a me, e pertanto non avrebbe goduto al massimo del ...
... piacere. La rimanenza della notte, l’avevo passata rannicchiata fra i loro corpi, sotto un leggero copriletto. Il mattino seguente, dopo averci servito la colazione a letto, Pamela si era nuovamente sdraiata con noi con il chiaro intento di proseguire ciò che la stanchezza ed il sonno avevano interrotto. Soltanto l’appetito fermò la nostra fame sessuale, e che ci impose di pranzare abbondantemente, dopo di che, chiamai un taxi e me ne tornai al ristorante per riprendere il servizio. Per alcuni giorni non avevo più sentito o visto Alessandro, e nemmeno Pamela, poi una sera si era presentata lei al ristorante, aveva acquistato tre cene da asporto e se ne era andata lasciandomi un numero di telefono scritto su un foglietto, dove c’era anche scritto: “ Il mio fratellino ti desidera ancora, ma perché ciò avvenga, pretende che ti sottometta ai suoi particolari desideri sessuali, senza condizioni. Se accetti, dopo il lavoro vieni a trovarci a casa, “ l’indirizzo lo conosci ” altrimenti i nostri contatti finiscono qui ”. Nel leggere ero rimasta disorientata. Della sottomissione avevo letto alcune cose ed anche qualche romanzo, ma non ne sapevo molto. Inoltre, io temevo infinitamente il dolore e tutti i suoi componenti o derivati, perciò, subito, subito, pensai di rinunciare. Ma si sa, la curiosità consiglia male, ed io mi sono lasciata attrarre da lei, così, appena libera dal lavoro, avevo preso un taxi e mi ero recata dal mio possibile futuro padrone, e magari anche della sorella. ...