1. Non ragioniamo di loro 2


    Data: 19/04/2020, Categorie: Incesti Autore: miriana

    ... Però, in quel momento, non m’importava. Avrei provato a fare la schiava, e se non mi fosse piaciuto, avrei salutato e me ne sarei andata per la mia strada. Quando Pamela mi aprì la porta, contenta di vedermi, Alex ed un altro uomo, sui cinquanta, con i capelli di un bianco quasi albino, stavano sorseggiando una bevanda alcolica seduti sul divano in pelle nera che c’era in salotto. “ Ecco la mia giovane proprietà … ” aveva dichiarato Alex brindando con lo sconosciuto per il mio arrivo. E a confermare la sua frase, con il dito indice a gancio, mi fece cenno di avvicinarmi e di sedermi fra di loro. Come se fossi stata un automa, ubbidii, andai fra di loro e mentre stavo per sedermi, Alex mi sollevò la gonna scoprendomi le natiche per il godimento suo e dell’albino che mi stava valutando il sedere con una bramosia che quasi mi sentii penetrata dal suo sguardo. Non contento della primaria visione, l’amico di Alex sollevò una mano e con un gesto svelto mi abbassò le mutandine scoprendomi tutto il sedere. Devo proprio ammettere che, tutto considerato, quell’azione non mi era dispiaciuta affatto, anzi, mi aveva eccitata tanto, così come quando lui aveva passato un dito inumidito dalla saliva, fra il solco dei miei glutei, e poi se lo era succhiato mostrando infinito piacere. “ Cosa vuoi che faccia la mia schiava, Jonny? Ordina, e lei eseguirà … ” gli chiese Alex, mentre continuava a trattenermi sollevata la gonna. “ Voglio che si spogli, ora, poi deciderò cos’altro dovrà farmi ” ...
    ... aveva risposto, l’albino, mentre tirava giù la cerniera dei pantaloni, preannunciando cosa intendeva da me in seguito. Quando completai lo spogliarello, fu Alex a ordinarmi di inginocchiarmi fra le gambe dell’amico e di prenderglielo in bocca, il più possibile. “ Devi nasconderlo tutto nella tua bocca, e se non lo fai, riceverai una punizione molto dolorosa ” mi minacciò, sempre lui. “ Non lo so se ce la faccio. E’ cosi grosso …! ” mi lamentai, dopo aver visto il pitone che l’albino aveva tirato fuori dai pantaloni. Più della lunghezza, quello che m’impressionava era la sua circonferenza, almeno doppia di tutti quelli che io avevo visto ed assaggiato fino a quel momento. Nonostante ci avessi messo tutta la mia buona volontà e Jonny mi stesse premendo il capo con entrambe le mani verso di se, una minima parte del suo attrezzo, era rimasto fuori, mancanza che diede ad Alex la scusa per sculacciarmi con una certa forza. Il dolore dei miei glutei era sopportabile, ma non così gli angoli delle mie labbra, divaricate al massimo, quasi al limite della rottura. “ Io credo che tu sappia fare meglio di così … Miriana ” aveva detto Alex, mostrandomi un battipanni in vimini. Anche se la minaccia mi aveva indotta a provare l’impossibile, la mia bocca non aveva la stessa elasticità del mio sesso, pertanto, ci rinunciai e feci che mettermi subito in posa per ricevere la giusta punizione, la quale, giunse puntualmente e dolorosissima, pur se in un’unica battuta. Avessi rispettato i miei primari ...
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