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Non ragioniamo di loro 2
Data: 19/04/2020, Categorie: Incesti Autore: miriana
... un’aria da cerimoniere molto ridicola, dandomi ad ogni modo l’impressione che avessero deciso preventivamente chi far sedere sui troni. Infatti io vinsi la sfida con Pamela, e come re, il conte. Un uomo interessante, certo, ma che ritenevo troppo anziano per me, inabile a soddisfare le mie esagerate voglie sessuali. Infatti, come previsto, a sederci sui troni fummo proprio noi due mentre tutti i presenti si erano avvicinati al palco applaudendo come se la farsa fosse realtà. “ Ora, regina, diamo il via alle danze ” mi aveva detto, avvicinandosi a me e porgendomi il braccio da esperto cavaliere. Come per incanto, la musica cambiò istantaneamente. Da sinfonica divenne un lento classico, un liscio che pensavo di dover ballare col re, il quale aveva anche altre idee, come quella di sciogliermi i capelli, slacciare il bustino che conteneva appena i capezzoli, lasciando tutta la rimanenza del mio seno in bella vista. Sfilarmi ad una ad una le varie gonne che avevo indossato per nascondere il girello in plastica che le teneva ampie e svasate, ma soprattutto, i classici mutandoni con lo spacco davanti, intimo usato dalle donne dell’epoca per non svestirsi ogni qualvolta le necessità fisiologiche premevano. Quand’ero rimasta completamente nuda poi si era liberato dei suoi indumenti, si era seduto su uno dei due troni, mi aveva attratta e fatta sedere sul suo ventre, infilzandomi con un solo colpo. Qualcuno, nell’osservare quella scena, aveva di nuovo battuto le mani, mentre altri, ...
... tre o quattro coppie, erano saliti sul palco, s’erano adagiati o inginocchiati ai nostri piedi ed avevano incominciato ad imitarci. Qualsiasi fosse il nostro rapporto in quel momento, loro lo imitavano senza esitazioni. Il loro comportamento mi aveva suscitato un dubbio. “ Vuoi vedere che fra un po’ divento oggetto di scambio … ” mi dissi convinta e anche un po’ speranzosa, visto che il reuccio stentava a rimanere in tiro come piaceva a me, nonostante mi dessi da fare con tutte le pratiche possibili ed immaginabili che io conoscevo. Lui aveva abusato del mio corpo in ogni modo e in ogni dove, senza riuscire nemmeno una volta a godere, mentre io, dei miei orgasmi, avevo perso persino il conto. “Devi scusarmi piccola! Non è colpa tua se stento a venire. Ho bisogno di emozioni più forti, diverse dalla solita scopata, che eccitino la mia fantasia maggiormente ” mi aveva detto mentre si guardava intorno, come se stesse cercando qualcuno o qualcosa. “ Sii più chiaro, conte, e vedrò se posso contribuire ad esaudire i tuoi desideri ” gli avevo risposto, tanto per dire qualcosa, nonostante non avessi la benché minima idea di cosa fare per aumentare la sua eccitazione. “ Mi è giunta voce che i tuoi amici sono fratello e sorella. Pensi che potrebbero esibirsi qui davanti a noi in un finto incesto …? Sarei anche disposto a pagare profumatamente la loro esibizione ” mi chiese il conte, con discrezione. D’impulso, mi venne spontaneo dire che loro, l’incesto, lo praticavano senza finzioni, ma ...