1. La Zia migliore del mondo


    Data: 21/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... genitori?». «Eh, quelli stanno sciando in Trentino, poveretti!» dissi in tono sarcastico. «Ma poi Martin è fantastico… Mi piace avercelo intorno, è il ragazzo più bello e dolce del mondo». Mentre ci avviammo verso la porta d’ingresso, visto che fuori la temperatura stava scendendo vertiginosamente, Jenny si lasciò sfuggire uno dei suoi commenti pungenti: «Scommetto che lo tratti come fosse tuo figlio… Perché non ti fai una bella trombata e magari ci scappa pure che rimani incinta?» «Che scema! Guarda che abbiamo la stessa età tu e io. A 54 anni mi metto a fare figli?». Lei non rispose. Con estremo tatto girai la chiave nella serratura e aprii la porta. Feci piano per non svegliare Martin che dormiva sul divano in salotto. Una volta dento evitai di accendere la luce, chiusi la porta e avvicinai la bocca all’orecchio di Jenny. «Adesso piano piano raggiungiamo la cucina senza fare rumore, ok?» dissi sottovoce. Lei alzò il pollice. Tutt’attorno il salotto, le portefinestre facevano entrare la luce della luna e dei lampioni, quindi non vi era il rischio per Jenny di sbattere contro qualcosa nel buio. Raggiunsi la cucina, accesi la luce e mi girai. Jenny si era fermata nel bel mezzo del salotto. «Vieni!» le intimai sempre sottovoce. Jenny si avvicinò al divano sul quale dormiva Martin. Poi, con un gesto incredibilmente avventato, accese l’abatjour che avevo posizionato appositamente per Martin sul tavolino accanto al divano. Mi chiesi perché lo avesse fatto, poi capii. Mi ...
    ... avvicinai a Martin. Jenny dovette mettersi una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere. Martin se ne stava coricato a pancia in su, con le mani dietro la testa. Capelli biondi, fisico scultoreo. Un ragazzo di 25 anni con la passione per il fitness e un passato da nuotatore. In pratica un dio greco con gli addominali scolpiti in bella vista, perché non indossava la maglietta; solo i pantaloni del pigiama che però erano… si insomma… un po’ più giù del normale. «Dai andiamo via, andiamo in cucina…» dissi tentando di prendere la mano a Jenny e portarmela via, ma lei rimase lì a fissarlo. «C’è là… c’è là… Fuori dai pantaloni!». Lo guardai ma la cosa mi fece sentire sporca, così mi girai subito dall’altro lato. «Ti prego Jenny, ti prego…» Lei si avvicinò e allungò la mano. Avrei voluto urlare a pieni polmoni ma poi, se Martin si fosse svegliato, cosa avrebbe pensato vedendomi lì? «Stai tranquilla! Questo ragazzone ha il sonno incredibilmente pesante! Ci penso io non ti preoccupare!» Con la mano sinistra prese l’elastico dei pantaloni del pigiama di Martin e lo tirò leggermente mentre con la mano destra prese… Mi vennero i brividi lungo la schiena ma perlomeno capii il piano di Jenny: glielo avrebbe rimesso nei pantaloni. Con il pollice e l’indice lo prese appena sotto il glande e lo mosse verso sinistra, ossia verso i pantaloni che Jenny stava tenendo alzati. Quando nella sua posizione il pene di Martin puntò verso il soffitto, Jenny ebbe come un’eccessiva produzione di saliva. ...
«1234...8»