1. La Zia migliore del mondo


    Data: 21/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... puttana ma sei scema? Sei tu quella che…» «E tu lo stai fissando da quando ho iniziato!» Cazzo, Jenny aveva ragione! L’avevo osservata prenderselo in bocca, succhiargli le palle, leccare il suo glande. Dottoressa non ricordo con precisione, ma non penso di aver mai provato un vero e proprio senso di disgusto osservando Jenny e Martin. Sarebbe poi così strano? Se Martin non fosse stato mio nipote, il figlio di mio fratello, sarebbe stato solo un ragazzo stupendo, nel fiore degli anni, con un fisico d’atleta e un pene che non poteva lasciare indifferente una donna. E io sono una donna! E, benché la odiassi, Jenny sapeva come avere a che fare con un cazzo. «Lo vuoi?» «No…» e invece forse lo volevo. Vorrei fare una premessa. Nonostante la nostra amicizia, io e Jenny siamo totalmente diverse. Ho sempre fatto della castità giovanile una virtù, e nella mia vita non ho mai avuto molti uomini. Non essendo bella, giovanile o sfacciata come lei, non sono mai riuscita a trovare un uomo che mi piacesse davvero. Pensandoci ora, alla vista del pene di Martin Jenny si deve essere stupita, ma non più di tanto. Quanti ne ha visti e quanti ne ha soddisfatti. Io invece ero rimasta letteralmente di sasso. Non pensavo che un uomo potesse avere un “mostro” del genere nelle mutande. Tantomeno mio nipote. «Che profumo!» disse Jenny inalando con vigore. Appoggiava il glande di Martin ovunque: sulle sue guance, sul naso, sulle palpebre. Era come se volesse l’odore del cazzo di uomo come personale ...
    ... profumo. Voleva che la pelle del suo viso si impregnasse di ormoni maschili. «Ti piace vero puttana?» mi disse. Guardai verso il basso. Me ne stavo inginocchiata a terra da parecchio ormai ma per la prima volta avevo appoggiato la mano sulla zip dei jeans. Mi bloccai. «Fanculo Jenny. Tu sei una puttana, non io. Adesso me ne vado…» «SI ZIA…» Mi ero appena alzata dal pavimento quando udii quelle parole. Mi girai verso Martin: Jenny lo stava masturbando con la mano mentre con la bocca gli baciava i testicoli. A quelle parole però anche lei si bloccò. «ANCHE IO TI AMO ZIA…» Iniziai a singhiozzare. «Ma non sono io tesoro… Non sono io!» «Stupida idiota non sta parlando con te!» disse Jenny. «Sta ancora dormendo; sta sognando. Aspetta un secondo… Ma allora è per questo che c’è l’aveva già duro: stava sognando te!» disse divertita mentre stringeva il grosso pene. «Sta sognando di possederti! Ha ha non ci credo. E tu che facevi tanto la pudica». Mi inginocchiai nuovamente. «Se gli vuoi davvero così bene, forse dovresti…» disse puntando il pene di Martin verso di me. Dottoressa, il fatto che Martin stesse sognando di possedermi mi provocò un’eccitazione che non posso descriverle. Come le ho già detto, io sono una donna! Dimentichiamoci per un momento che Martin è mio nipote: l’uomo più bello, sexy e dotato che io abbia mai conosciuto sogna di possedermi, e non ha nemmeno la metà dei miei anni. So che non è il modo migliore di vedere la cosa ma… Allungai il braccio e afferrai quel gigantesco ...
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