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La Zia migliore del mondo
Data: 21/04/2020, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky
... Si bloccò. «Dai, rimettiglielo dentro». «Ma tuo nipote è… Incredibile!» Lo guardai per un istante. Mi sentii male. Martin era mio nipote e per me era impossibile, nonostante avesse un fisico da modello, immaginarmelo così dotato. Non volevo nemmeno immaginarmelo! «Laura qui siamo vicini ai 25 centimetri… Altro che quello della discoteca! Ma poi bello mio perché c’è l’hai così duro? Cosa stai sognando?»». Teneva la punta del suo pene verso l’alto con l’indice e il pollice, mentre con l’altro mano tastava gli addominali scolpiti. «No no no… Adesso si sveglia… Io scappo… Io vado via…». Sentivo che mi sarei messa a piangere di lì a poco. E sapevo anche cosa aveva in mente Jenny. Sul suo volto un sorriso a dir poco inquietante con i denti che la facevano somigliare ad un vampiro. Mi sentii impotente mentre Jenny si alzava sopra il corpo del ragazzo. Fece scendere la mano dal glande all’asta, poi iniziò a sguainare la lingua. In breve si ritrovò a succhiare il glande con passione. «È mio nipote… È mio nipote!» «Smettila di rompermi il cazzo; è tuo nipote infatti; mica il mio!» «Questa è una violenza; lui sta dormendo, non è consenziente!» Tra una succhiata e l’altra si prendeva un attimo per rispondere alle mie accuse. «Allora domani accompagnalo dai carabinieri. Fai una bella denuncia perché una donna gli ha succhiato il cazzo». «Pensavo fossimo amiche!». Lei non rispose; si limitò a succhiare per bene. Martin iniziava leggermente a muoversi ma, straordinariamente, non si ...
... svegliava. Avevo capito che aveva il sonno pesante, ma non fino a quel punto. Jenny, che ora odiavo, era arrivata al punto di prendersi in bocca tutto il pene di Martin; nonostante la lunghezza riusciva ad arrivare con le labbra a toccare i peli alla base del pene, mentre con le mani probabilmente molto fredde tastava ancora gli addominali del ragazzo. «Mmmh quanto sei bello!» diceva, e quando faceva fuoriuscire la punta del pene dalla sua bocca, ecco che un fiume di saliva lo seguiva, rendendo il pene di Martin completamente lucido e viscido. Jenny si voltò verso di me. Aveva il pene in bocca. Lo fece fuoriuscire e si abbassò, succhiando i testicoli pelosi del ragazzo. Sul suo volto un ghigno di soddisfazione. «Che uomo!». Iniziai a pensare che Martin doveva aver bevuto. Nella mia cantina vi era sempre una scorta ben più che dignitosa di vino rosso, regalatami ad ogni festività od occasione speciale dall’azienda vinicola per cui lavoravo. Dottoressa, di solito quando una donna fa una cosa del genere a un uomo, l’uomo dovrebbe svegliarsi, giusto? Beh, su Martin non fui sicura, ma Jenny di certo aveva bevuto tanto in discoteca ed era desiderosa di sesso. Immergeva il naso nei peli pubici come se la cosa la eccitasse. Nel frattempo era chiaro come il pene di Martin fosse diventato ancor più grande. Jenny, che leccava appena sotto il glande tra la piega della pelle, mi guardò divertita. «Ti stai divertendo?» «Sei una vacca schifosa! Mi fai schifo!» «Pure tu mi fai schifo!» «Jenny brutta ...