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Ma chi me lo doveva dire ... (6)
Data: 21/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: reninytxis
-Com’è che mi hai chiamata? … - mormorò. Non le risposi. Mi resi conto di aver buttato quella parola in un momento di passione, o di foga magari … Perché lo avevo fatto? Separato da cinque anni, divorziato da due, credevo di avere superato la crisi e riempito il vuoto affettivo lasciato da Franca. Avevo conosciuto e frequentato altre amiche ed ero convinto di poter vivere senza coinvolgimenti, tranne che con i miei figli. E fino a quel momento non avevo provato quella pienezza emotiva con nessuna … Se non, forse, con Giò … Le accarezzai il ventre e i seni, baciandole l’orecchio, i capelli. Tirai un profondo respiro: -Ti ho chiamata AMORE. – le dissi, con calma, continuando a coccolarla. Mara non disse niente, restò così, tra le mie braccia, giocando con la peluria del mio polso. -Vieni! – disse infine, prendendomi per mano e uscendo dalla doccia. Ci asciugammo l’un l’altra, ogni tanto lanciando sguardi che poi sfuggivano quando si incrociavano, sorridendo timidi, più che imbarazzati. Era una Mara diversa questa: tenera, dolce, quasi infantile. Ogni tanto le sfuggiva una risata e si copriva la bocca. -Andiamo.- disse. Riprese il pareo per coprirsi, io raccolsi un telo asciutto e lo avvolsi attorno ai lombi e siccome era piuttosto grande, buttai il resto su una spalla, a mo’ di toga. -Come sembro? – Mi squadrò dall’alto in basso. -Notevole … - disse. – Chiederò ad Anna di farti un ritratto. Preparò una tisana. Niente caffè mi disse. Va ...
... benissimo, dissi io, tanto ero in vacanza. Ci sedemmo nel patio a sorseggiare il tè e restammo in silenzio per un po’. Sedevo in silenzio ed ammiravo la sua bellezza giunonica, la sua espressione assorta. Ogni tanto mi rivolgeva uno sguardo penetrante, serio, intenso. E poi lo distoglieva. -Non fumo più da quindici anni – disse improvvisamente – ma non so cosa darei per una sigaretta in questo momento. Le sorrisi. -Mara, parla pure senza remore. Non è neanche un giorno che ci conosciamo, di cosa hai paura? -Di fare le scelte sbagliate! – mi disse fissandomi duramente. Quegli occhi verdi riuscivano a trasmettere molto più di quanto potessero dire le parole. Assentii. -Posso immaginare … -Oh no! Ne dubito! – ribattè subito, con gli occhi umidi. Dio com’era bella! Restai vicino a lei in silenzio, aspettando che si calmasse e scegliesse se parlare liberamente o chiudere quell’incontro così, con il ricordo di una giornata al mare meravigliosa e magica. Tirò un profondo sospiro e cominciò a torturare il manico della tazza di tisana. -Sono un disastro con gli uomini … -disse sottovoce, lo sguardo basso, rivolta più a se stessa che a me. Non risposi, invece mi sporsi in avanti per ascoltarla meglio. -Due divorzi non sono che la punta dell’iceberg. – continuò – Ma sono la parte più dolorosa. Ho avuto dozzine di corteggiatori, e qualcuno anche per amante, ma sempre con la certezza della mia indipendenza. Sembra però che io attiri, anzi, che scelga, sempre qualche ...