In vacanza coi ragazzi
Data: 21/11/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu
... stallone fosse. Una sera in un bar di Brighton, giuro, ogni ragazza presente sembrava conoscerlo e nel giro di quindici minuti due tizie a caso gli si erano avvicinate e avevano cominciato a slinguazzarlo, per poi sussurrargli qualcosa all�orecchio, fargli l�occhiolino ed andarsene lasciandolo tronfio e più pieno di sé che mai. Sarà stato si e no un metro e settanta scarso, con i capelli biondo chiaro, una bella abbronzatura, un sorriso perfetto e un visetto aggraziato e carino. Era fottutamente sexy, cazzo� e lo sapeva!In quelle occasioni, la mia sessualità era ancora in subbuglio e immagino di essergli sembrato un imbranatello etero un po� intimidito, se non schiacciato, dalla sua ombra. Ma adesso le cose erano differenti. Ero gay e mi sentivo sicuro di me, del mio aspetto e del mio modo di fare.Ma torniamo a noi. All�inizio della serata, quand�eravamo al bar a bere, Dan aveva detto a Charlie della mia recente confessione e lui aveva sorriso, mi aveva dato una pacca sulla spalla e tutto incoraggiante mi aveva detto qualcosa tipo �Buon per te Ste!� o roba simile.Un paio d�ore dopo quasi tutti stavano ballando in pista mentre io mi riposavo un attimo al bordo, sorseggiando l�ennesima birra. Vidi Charlie che usciva dal bagno. Si accorse di me e lo vidi avvicinarsi.Era un po� brillo ed aveva un sorriso allegro disegnato sul bel visetto. Mi mise un braccio sulle spalle:�Allora Ste?! Ti diverti?� mi chiese.�Si!� gli risposi, un minimo in imbarazzo per la vicinanza del suo ...
... corpo troppo sexy �Serata figa!� poi mi accostò la bocca all�orecchio abbassando appena il tono di voce:�Senti mi chiedevo se potevi aiutarmi con una cosa�� mi disse guardandomi negli occhi �sono sempre stato curioso di sapere se il mio cazzo regge il confronto con la media. E poi vedendoti mi sono detto che tu di cazzi devi averne visti parecchi, giusto?�Non me l�aspettavo. Rimasi un attimo inebetito e borbottai una risposta che non era né un si né un no. Lui usò il braccio che aveva intorno alle mie spalle per voltarmi verso un angolo della parete poco illuminato e senza nessuno in giro. Abbassò la mano e cominciò a sbottonarsi i jeans.�Hey!� gli dissi capendo che non stava affatto scherzando �Non puoi tirartelo fuori in un bar!!�Lui, però, mi afferrò un braccio �E dai, amico, voglio saperlo davvero! Dammi una mano, che ti costa?� lo guardai negli occhi e mi parve di scorgere vulnerabilità, cosa che lo faceva, se possibile, persino più attraente. Inghiottì e mi guardai intorno. Alla fine concessi un �Ok� sicuro��Sì aprì i pantaloni, infilò il pollice sotto l�elastico dei boxer e se li scostò. Lì, in quel cotone bianco giaceva il cazzo più delizioso e desiderabile esistente al mondo. Mi aspettavo fosse piccolo, viste le sue premesse, quindi rimasi decisamente sorpreso. Anche se non fosse cresciuto di molto in erezione sarebbe tranquillamente stato un diciotto, venti centimetri buoni di carne e piuttosto spesso. Notai che, involontariamente, la lingua m�inumidì le labbra e la ...