1. Nirvana


    Data: 24/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: motosex6769, Fonte: Annunci69

    ... una soluzione: fare un salto a casa sua per bere ancora qualcosa e parlare ancora un po’.
    
    Annuisci e la segui docilmente fino alla mansarda arredata con pochi ed essenziali mobili e resa accogliente dai tappeti orientali e da drappi colorati alle pareti. Dopo esservi sedute per terra e sorseggiando un the bollente lei, con voce suadente, sussurra : “Credo di aver capito il tuo problema e penso di avere una soluzione” quindi, alzandosi con fare elastico, si dirige verso un mobiletto di legno intarsiato per estrarvi un barattolo di terracotta e, rivoltandolo si lascia cadere in mano dei cristalli di color verde dalla strana forma frastagliata.
    
    “Questo si chiama Nirvana. E’ un prodotto che ho trovato in un viaggio in Afghanistan, pare sia ottenuto da funghi simili al pejote messicano ma, a sua differenza non causa delle vere e proprie allucinazioni bensì uno stato di benessere legato al sonno. Non avere paura , non ti farà alcun male, anzi.” Rimani basita ma, lentamente allunghi la mano verso la sua e prendi alcuni cristalli, li soppesi e, ringraziando le dici che lo proverai: in fondo non hai molto da perdere. Quindi, vista l’ora ormai tarda decidi di rincasare e, mentre sei sulla soglia vieni raggiunta dalla voce di Manuela che ti consiglia di sciogliere il Nirvana in un bicchiere di Whisky e di prenderlo prima di coricarti, ringrazi meccanicamente e dopo averla abbracciata lasci la sua casa per raggiungere velocemente la tua.
    
    La settimana lavorativa giunge al termine ...
    ... e rincasata ti concedi un bagno caldo, indossi una comoda vestaglia, prendi due cristalli, li lasci cadere in un bicchiere di liquore e appena sciolti li bevi velocemente per poi mettere un cd dei Pink Floyd e sdraiarti sul letto. L’alcool ti rilassa e, cullata dalla musica soffusa ti lasci cadere dolcemente nel torpore.
    
    Appena apri lentamente gli occhi ti rendi conto di qualcosa di strano: il letto dove giaci è enorme, fasciato di teli di seta color porpora e la stanza dove sei non è la tua camera ma un ampio salone arredato con foggia orientale, le pareti sono coperte da drappi leggeri colorati vivacemente e l’aria è satura di profumi inebrianti. Lontanissima si diffonde una dolce litania che ti rapisce e, in fondo alla sala vedi delle figure femminili vestite da ampie tuniche turchine ricamate d’oro che sorridendo si avvicinano con movenze eleganti, ti indicano di alzarti e con delicatezza ti aiutano a liberarti del largo vestito che ti copre facendolo scivolare a terra. Colta di sorpresa lasci fare e, volgendo il capo verso la tua destra vedi riflessa in un grande specchio la tua figura che stenti a riconoscere: vedi una giovane donna dal corpo formoso e sodo, senza l’ombra della cellulite che da tempo affliggeva le tue gambe e dal viso fresco che, come sotto l’effetto di una macchina del tempo ti ricordava Maura di qualche anno fa. Un po’ stordita dalla vista incredibile senti le dolci mani delle donne che, facendo una lieve pressione ti conducono al grande letto, ti ...
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